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Simona Caporilli Francesco Pannofino tinto di giallo.

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Primadi tutto sarà sul piccolo schermo. Con «Nero Wolfe», il personaggio nato dalla penna di Rex Stout e che andrà in onda in otto episodi per la regia di Riccardo Donna su Raiuno da domani in prima serata e prodotto da Luca Barbareschi. È la storia dell'investigatore Nero Wolfe che, appena rientrato dagli Stati Uniti, risolve casi nel Bel Paese, insieme con due fidati collaboratori (tra cui Pietro Sermonti: ex di «Un medico in famiglia», nel cast anche Andy Luotto). Una storia che si ripete, visto che - si parla sempre di Rai - andò in onda alla fine degli anni Sessanta con Tino Buazzelli nei panni dell'investigatore e Paolo Ferrari in quelli dell'aiutante Archie Goodwin. Un Nero Wolfe «ringiovanito», quindi, da un attore popolare, che deve la sua fama al doppiaggio, alla pubblicità e al personaggio di «Boris». Il modo di condurre le indagini è bizzarro. Un po' burbero, un po' scontroso - anche con i suoi collaboratori - Nero Wolfe ha un intuito infallibile. Sebbene non sia amante della vita mondana appena possibile si tuffa nella mischia pronto a trovare clienti e, quindi, a risolvere casi. Come accade nella prima puntata. Tra il golf e ambienti bene c'è in casa un omicidio da risolvere. La vittima è un uomo. Ma si tratta soltanto di infarto? È qui che si innesta il racconto di una giornalista in carriera (Giulia Bevilacqua) che rincorre Nero Wolfe per un'intervista. Diventa una «Contessa», pur di rubargli una foto, e finisce che va a lavorare con lui. La passione per le orchidee e il buon cibo condiscono il tutto. I colori allegri della serie rendono i temi al passo con i tempi. Dopo la tv anche il teatro: alla Sala Umberto per un attore come Pannofino arriverà l'opera dal titolo «I soldi». Un altro giallo. Da protagonista - sul palco con Emanuela Rossi e la regia di Claudio Boccaccini - entra in scena nei panni di un barbone. Entrato a casa di una ricca signora con abiti stracciati e barba lunga, si presenta a lei in qualità di marito sì, ma appena uscito di galera. Qual è il «terribile» segreto che tiene imprevedibilmente legati i destini dei tre e di tutto questo? Tra equivoci e colpi di scena, lo spettacolo andrà in scena dal 10 al 29 aprile alla Sala Umberto di Roma. Comunque sia, anche se gli argomenti trattati appaiono gravi, specie che si tratti di indagare su delitti come in «Nero Wolfe», Pannofino non si risparmia in quanto a umorismo e verve. Per quanto riguarda il personaggio di Rex Stout, il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce ha commentato: «Pannofino ha fisicità e psichicità che lo caratterizza» mentre Luca Barbareschi ha ripercorso la carriera della casa di produzione («dodici film come Edda Ciano, una storia che nessuno si sarebbe sognato di raccontare. Sono storie italiane eleborate da italiani»). D'altra parte il regista Donna ha puntato sull'aspetto divertente di «Nero Wolfe». E Pannofino? «Mi sono buttato in un'impresa difficile: vidi qualche puntata del vecchio sceneggiato quando avevo dieci-dodici anni».

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