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Piangono la Sinistra e un po' di Pdl

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Conl'eccezione del deputato pdiellino Francesco Giro («Se la sua militanza politica non fu priva di forte pregiudizio ideologico, a lui va riconosciuta una straordinaria potenza artistica della quale ci priveremo con difficoltà») e l'assessore alla Cultura della Giunta Alemanno, Dino Gasperini («Scompare una delle voci più rappresentative della cultura europea e un uomo di cultura a tutto tondo»). Ne suggella l'importanza il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che esprime cordoglio «per uno scrittore civilmente impegnato che con l'attenzione alle tradizioni e alle vicende non soltanto del suo Paese, i suoi legami e lo stile letterario ha saputo interpretare lo spirito europeo». Europeo è l'aggettivo che ricorre nelle parole di Walter Veltroni («La sua passione per il Portogallo e la lunga frequentazione con la cultura francese ne avevano fatto un autore apprezzato in tutto il continente»), di Nichi Vendola («Moderno intellettuale di quell'Europa che vorremmo costruire»), del presidente della Provincia di Roma, Zingaretti. Antonio Di Pietro rimarca che «la democrazia è stata il suo faro e che ha sempre tenuto alta la bandiera dell'informazione». Il segretario del Pdci, Diliberto, confessa che «ci mancheranno le sue parole graffianti». Quello di Prc, Ferrero, non dimenticherà «l'antifascismo che ha sempre incarnato». Roberto Saviano si affida a Facebook per dire solo che «se scrivessi a penna queste parole sarebbero lettere tremanti e spezzate». Roberto Faenza, che ha portato sullo schermo «Sostiene Pereira», lo paragona a Pasolini per il suo essere «controcorrente» e commenta: «Ormai in Italia si sentiva straniero». Li. Lom.

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