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Hollywood game

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Angiolina Jolie

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Mai prima d'ora i videogiochi hanno ricoperto un ruolo così importante nell'industria culturale. Storia, arte, poesia e scienza hanno trovato posto in questo campo espandendo il sapere e trasmettendolo in una forma tutta nuova alle generazioni di oggi. Dinanzi a una realtà simile anche il cinema ha cercato nell'ultimo decennio di fondersi con i mondi fantastici e i personaggi incredibili dei videogames. Il risultato? Una forte sinergia che ha portato a un incremento del consumo e all'espansione di entrambi i settori con un conseguente apprezzamento da parte del pubblico. Ripercorrendo la storia del fenomeno, va ricordato che i primi esperimenti di trasposizione film-videogame avvengono negli anni 80 e 90 dove, la grafica scarna e la possibilità di riprodurre su schermo i volti degli attori era però molto limitata. Il risultato era incredibile per quei tempi, ma era davvero lontano da ciò che gli utenti desideravano. Ma fortunatamente con il passare degli anni è accaduto ciò che tutti gli appassionati di videogame sognavano in quel periodo. Con l'avvento delle prime console casalinghe più potenti, alla fine degli anni 90 ecco apparire i primi volti delle star del cinema sui personaggi giocabili, esempio clou è senza dubbio «Apocalypse», titolo del 1998 in cui Bruce Willis prende le parti di Trey Kincaid, e lotta in un universo cyberpunk alla ricerca di uno scienziato che vuole scatenare l'apocalisse. Cosa davvero straordinaria fu anche l'introduzione della voce dell'attore, doppiato nella versione italiana dal doppiatore originale, che a seconda della situazione in cui si trovava, parlava come se si trovasse all'interno di una vera pellicola. Andando ancora più avanti con il tempo la «moda» di produrre videogame con un cast di attori reali si è espanso a macchia d'olio, ed ecco piovere sul mercato una miriade di titoli: «James Bond« con i volti prima di Pierce Brosnan e poi di Daniel Craig, la saga di «Guitar Hero« che ha visto fra le sue fila Slash dei Guns n'Roses, i Metallica, Ozzy Osburne e molti altri ancora. La saga di «Harry Potter» con Daniel Radcliffe e cast annesso. In «Call of Duty Black Ops», nella sua apprezzatissima modalità zombie, compaiono le facce di Denny Trejo, Robert Englund, Sarah Michelle Gellar e il fantomatico regista horror George Romero, ne «Il Padrino» ecco invece spuntar fuori un Marlon Brando completamente realizzato in computer grafica. La lista dei titoli sarebbe davvero lunga da esporre, ma il fenomeno non si è manifestato solamente in una sola direzione. Oggi, infatti, sono ormai decine le pellicole ispiratesi ai personaggi dei videogiochi. Ed ecco quindi apparire sul grande schermo titoli del calibro di «Tomb Raider», con la prosperosa Angelina Jolie nei panni di Lara Croft, la saga cinematografica «Resident Evil», invece ha visto la bellissima Sienna Guillory essere la tenace poliziotta Jill Valentine mentre l'affascinante Claire Redfield è interpretata da Ali Larter, l'attore Timothy Olyphant ha vestito i panni dello spietato assassino Hitman nell'omonimo film. La moda dei così detti «filmogiochi» è un fenomeno che intriga e piace, e a darne conferma sono sul web le migliaia di post nei forum che chiedono notizie sul prossimo kolossal ispirato ai videogame. Dopo l'annuncio di «Max Payne» i titoli più attesi dal popolo dei gamers sono senza dubbio «Gears of War» e «Halo», nomi che se realizzati da grandi registi stabiliranno senza dubbio i nuovi record d'incassi ai botteghini di tutto il globo.

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