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Lo strano linguaggio di una bimba particolare

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Riceveventose (baci) dalla mamma cerca-slogan e dal papà, una matita (disegnatore). Parla coi lampioni (i grandi). Si fa gli adesivi (amici) e qualche buongiorno a lei (conoscenza). Spesso si mette con le spalle al muro (dei solitari) delle classi di prima elementare. Solo chi non ha amici si appoggia lì. Finché un giorno Rose, con un coraggio da leoni, diventa il nemico numero uno dei bulli delle medie, attirandosi le simpatie dei compagni che vogliono imparare «il rose», quello strano linguaggio che serve a dire che si è «allegri come una salta per aria».

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