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Il più perfetto violinista vivente incanta con il Guarneri del Gesù

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YehudiMenuhin ha esclamato: «Semplicemente il più perfetto violinista che io abbia mai ascoltato» e il Berlin Tagesspiegel l'anno scorso l'ha proclamato "Il più grande violinista vivente". Repin nato in Siberia, dove ha studiato con Zakhar Bron, a 17 anni vince il Concours Reine Elisabeth, uno dei più prestigiosi e selettivi concorsi internazionali del mondo. Una vittoria eclatante, perchè non era mai stato assegnato il premio ad un violinista tanto giovane, e che ha dato il via ad una strepitosa carriera internazionale. Da allora Repin si è esibito con le più importanti orchestre del mondo, tra cui Berliner Philharmoniker, Boston Symphony, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, Orchestra Filarmonica della Scala, le Filarmoniche di Los Angeles e New York, Orchestre de Paris, Royal Concertgebouw, San Francisco Symphony, Orchestre de la Suisse Romande e la Filarmonica di San Pietroburgo. Suonando con i più grandi direttori di orchestra del nostro tempo come: i Boulez, Bychkov, Chailly, Dutoit, Eschenbach, Gergiev, Jansons, Krivine, Levine, Luisi, Marriner, Masur, Mehta, Nagano, Rattle, Rostropovich, Rozhdestvensky, Temirkanov e Zinman. Ma quello che colpisce di questo talentuoso violinista è la sua apertura mentale, tanto da farne un convinto sostenitore della musica contemporanea. Vadim Repin, ospite "fisso" di tutti i prestigiosi festival internazionali, va sopratutto ricordato per la sua partecipazione alla serie cameristica "Carte Blanche" del Louvre di Parigi è documentata da una registrazione live del concerto da lui tenuto insieme a giovani musicisti, tra cui il violinista tzigano Roby Lakatos. Nel mondo della musica da camera ha collaborato con artisti del calibro di Martha Argerich, Yuri Bashmet, Mischa Maisky e Mikhail Pletnev. L'elenco delle sue collaborazioni e partecipazioni potrebbe essere infinito, di certo nel concerto promosso da Q8 all'Auditorium di Roma Repin stupirà ancora e questa volta per la più nobile delle cause.

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