L'insostenibile lessico dei giovani

Apartire da "scialla" (termine di deriva islamica) che invita a darsi una calmata, mentre "bella" è il saluto tra ragazzi e non un complimento, così come Emo non è un alieno, ma diminutivo di emotivo per indicare ragazzi tristi e vulnerabili. "Truzzo" non è un animale ma il discotecaro per eccellenza. A Roma si va poi "a mazzetta" o "a rota" se si fa qualcosa di ossesivo e ripetitivo. Se si rimorchia una "vreccia" (donna dotata fisicamente) vuol dire che la caccia ha prodotto risultati e se c'è qualche rivale si può "pezzare" (farlo a pezzi). Ed eccoci a Groove e ai suoi tormentoni "Essiamonoi" e "Ti stimo fratello", visto che tutti i ragazzi del mondo si chiamano fratelli e sorelle. Il salto negli sms è davvero incomprensibile: al di là dei t.v.t.b. (ti voglio tanto bene), cpt (capito), cmq (comunque), xxx (baci) e "xké" (perché), ecco che imperversano forestierismi come gym (ginnastica) e assurdità del tipo novelordin (non vedo l'ora di vederti). Per finire con il gergo dei tossici per indicare lo "sballo", tra "cannarsi" o "calarsi". Mentre il "figo" (tipo giusto e bello) resta intramontabile. Din. Dis.