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Jonny Groove l'idolo delle discoteche conquista i teenager

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Da Zelig al grande schermo fino al web dove l'attore vanta 1 milione e mezzo di fan

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Èil caso di Giovanni Vernia (alias Jonny Groove), famoso per i suoi pantaloni muccati e per il tormentone «Essiamonoi», ma anche per essere al nono posto nel mondo nei contatti Facebook (con oltre un milione e mezzo di fan) e al terzo in Italia, dopo Vasco Rossi e Ligabue. Naturale, quindi, il suo salto nella celluloide con il debutto «Ti stimo fratello», diretto da Paolo Uzzi e da venerdì distribuito in 430 sale da Warner. Il film racconta la storia di due gemelli, Jonny Groove e Giovanni (entrambi interpretati da Vernia che ha anche co-diretto la pellicola). Giovanni è ingegnere elettronico, vive a Milano con la fidanzata tedesca (Susy Laude), figlia del capo dell'agenzia pubblicitaria dove lavora come creativo. Jonny è invece il fratello gemello esuberante, che vive passando le notti in discoteca a ritmo house. Per volere del padre, maresciallo della Guardia di Finanza (Maurizio Micheli), Jonny raggiunge a sorpresa il fratello a Milano per sostenere l'esame ed entrare nella Finanza. Ma, proprio a Milano, Jonny scopre il Gilez, mitico locale gestito da Silvano (Diego Abatantuono) dove diventa una star e s'innamora di Alice (Stella Egitto), giovane cameriera per la quale anche il fratello prende una sbandata. «La storia del film è ispirata alla mia vita. Anch'io mi sono laureato in ingegneria elettronica ed ho lavorato per diverse compagnie internazionali finché sette anni fa ho iniziato a studiare recitazione e poi ho debuttato a Zelig, con il personaggio di Jonny Groove. Inoltre, mio padre è stato davvero maresciallo della Guardia di Finanza e credo sarà contento di quello che si vede nel film - ha raccontato Vernia riferendosi alle scene nelle quali si vedono delle retate compiute proprio da Micheli ai danni di un super evasore - Ci crediamo i più furbi d'Europa, ma in realtà noi italiani siamo più sfigati di tutti. Per esempio, in Germania tutti pagano le tasse e stanno meglio di noi. La tv punta spesso sulla volgarità: non voglio criticare i "Soliti idioti", ma certo molti critici li hanno esaltati anche se la loro cifra è orientata verso la volgarità. Invece, Zalone ha sdoganato i comici televisivi e questo è buono». L'attore mette poi l'accento sulla sua personalità: «La verità è che io non sono serio, persino da ingegnere imitavo i miei superiori, con conseguenze disastrose per la mia carriera. Questo è quasi un documentario su chi va in discoteca e il tutto senza volgarità: a me per farmi dire una parolaccia devi torturarmi. Certo, Jonny è un personaggio di fantasia, ma c'è molto di me in lui, come il mio amore per il ballo e la musica house. Tanto che andavo in vacanza a Ibiza ogni anno e ora produco musica da discoteca».

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