All'alba dell'era Ferrari
Dopomesi di tira e molla, conferme, smentite e frecciatine incrociate, la Fondazione Cinema per Roma e il Festival del Film hanno un nuovo presidente. È Paolo Ferrari, ex numero uno dell'Anica e della Warner Bros. Italia. Un uomo di cinema, insomma, che prenderà il posto del dimissionario Gian Luigi Rondi. La decisione è stata presa ieri dall'assemblea dei soci fondatori, su proposta del sindaco di Roma Alemanno e con quattro voti favorevoli su cinque. L'unico che si è opposto alla nomina di Ferrari è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Oltre a Zingaretti e Alemanno, gli altri membri dell'assemblea sono il presidente della Regione, Renata Polverini, della Camera di Commercio, Giancarlo Cremonesi, e della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina. La nomina di Ferrari dovrebbe ora aprire la strada alla designazione di Marco Müller come direttore artistico del Festival. Il primo a prendere la parola è proprio Gian Luigi Rondi che si è rivolto al suo successore: «Gli auguro di tutto cuore un buon lavoro anche se non sarà sempre facile». Grande soddisfazione viene espressa dal neo presidente. «Sono orgoglioso che abbiano pensato a me - ha detto Ferrari - sono davvero felice della nomina. Ora basta chiacchiere: bisogna cominciare a lavorare e convocare il consiglio di amministrazione per la nomina del direttore artistico. Bisogna preparare un buon Festival per Roma, una città ricettiva che lo merita. Ringrazio comunque Piera Detassis e Gian Luigi Rondi per il lavoro fatto». Non si placa, invece, la polemica sollevata dal presidente della Provincia di Roma, che annuncia nuove battaglie anche sulla futura nomina del direttore artistico. «Dopo le dimissioni del presidente - ha rincarato la dose Zingaretti - possiamo dire che una vicenda cominciata male è finita peggio. È cominciata con la proposta di un direttore che divideva, si sono provocate le dimissioni del presidente e ci sono state anche delle performance del dott. Müller quanto meno discutibili. Ora il Cda si riunirà e farà le sue scelte che noi valuteremo con molta attenzione». A chi gli chiede se anche in Cda sarà confermato il voto negativo della Provincia contro il probabile prossimo direttore artistico, Zingaretti ha risposto: «Il nostro giudizio su Müller lo abbiamo espresso diverse volte e con molta chiarezza». Quanto alle voci su un possibile trasloco del Festival dall'Auditorium, prende la parola il presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina. «È materialmente impossibile spostare data e luogo - conclude Regina - perché la programmazione dell'Auditorium è già stata assunta da tempo. Al di là della discussione vale un principio di fondo: l'Auditorium ospita gratis la festa e pensare che qualcuno la sposti in altri luoghi dove si dovrebbe pagare è irrealistico. Dagli altri soci fondatori sono arrivate rassicurazioni che l'Auditorium rimarrà il centro del Festival anche nei prossimi anni. Il Festival è nato qui e vorremmo che fosse mantenuto per il prestigio che le due istituzioni si sono date».