Lucio Dalla stroncato da un infarto
Lucio Dalla è morto, stroncato da un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Secondo quanto si è appreso, l'artista bolognese ieri sera stava bene ed era andato a dormire sereno. La sua ultima apparizione televisiva è stata al Festival di Sanremo insieme a Pierdavide Carone, nel doppio ruolo di autore del brano "Nanì" e di direttore d'orchestra. Nessuna avvisaglia, "stava bene. Lui e Mondella (il suo agente fondatore della Midas Promotion, ndr) si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate", fanno saper dalla società di promozione artistica. Poi il malore. Dalla sua casa bolognese nella centralissima via D'Azeglio riecheggiano le note delle canzoni più famose. Le persiane del grande appartamento sono chiuse, ma dalle finestre del palazzo escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come Caruso e Canzone. SABATO O DOMENICA I FUNERALI Alle 9.30 si è trovato con i collaboratori nella sala da pranzo del lussuoso albergo, dopo, secondo la ricostruzione fornita dal suo avvocato, Eugenio D'Andrea, è rientrato in camera in tempo per una riunione di lavoro sul terrazzo. "Quello che è certo è che il primo a trovare Lucio morto a terra è stato Marco Alemanno, suo corista e collaboratore, che era in una stanza comunicante", spiega ancora il legale. La sua salma è stata immediatamente trasferita a Losanna nella Chappelle Saint Roch, un camera mortuaria privata con un ingresso in marmi bianchi e marroni, nascosta nelle viuzze del centro della cittadina elvetica e rigorosamente chiusa ai visitatori dalle 18.30. Lo staff alle 15 ha abbandonato l'albergo di Montreux. Le autorità diplomatiche consolari Italiane in Svizzera seguono con la massima attenzione gli aspetti del rimpatrio in Italia. L'avvocato D'Andrea conta di riuscire ad organizzare il trasferimento della salma da Losanna a Bologna entro domani pomeriggio. "Poi ci saranno i funerali, sempre nella sua città, o sabato o domenica, giorno del suo compleanno", spiega il legale. "Non risulta alcun testamento al momento, ma solo cose dette a voce, nessuna volontà scritta", aggiunge. "Salvo diverse disposizioni testamentarie scritte - spiega ancora - D'Andrea sarà sepolto a Bologna, la sua città". L'ULTIMO CONCERTO Nulla nella serata precedente avrebbe fatto presagire la tragedia. L'artista bolognese era impegnato in un tour che il 28 lo aveva portato a Zurigo e che lo avrebbe condotto a Basilea il 2 marzo, Berna il 3 e a Lugano il 6. Il concerto di Montreux, con mille persone che hanno riempito un avveniristico teatro in vetro affacciato direttamente sul lago, era stato un successo. "Un concerto straordinario durato quasi tre ore", conferma Pascal Pellegrino, direttore della stagione culturale dell'Auditorium Stravinsky, che descrive un Lucio Dalla con "una carica umana e una energia straordinarie, una simpatia che lo ha portato a dialogare e scherzare con il pubblico in italiano e in francese". Un rapporto con il pubblico a cui Dalla non ha voluto rinunciare nemmeno dopo la performance, incontrando alle 23 un gruppo di fans davanti all'auditorium. Tra questi anche Olivier Delaloye, conduttore radiofonico della radio locale Rhone Fm. "Ha scambiato qualche battuta con lui - racconta - è stato il coronamento di una serata fantastica, ora non posso credere a quanto sto leggendo sui siti internet". IL RICORDO DI NAPOLITANO Lucio Dalla è stato "autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo. E' stato un artista amato da tanti italiani di diverse generazioni", si legge nel messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "A me personalmente è caro il ricordo dei nostri incontri, e dell'ultimo, a Bologna, per una iniziativa di beneficenza, ritrovando in ogni occasione la schiettezza e delicatezza del suo tratto umano", afferma il capo dello Stato esprimendo la sua partecipazione al dolore della famiglia e al cordoglio del mondo dello spettacolo. UNA CARRIERA STRAORDINARIA Dal jazz a Sanremo nel 1966 Lucio Dalla era nato a Bologna il 4 marzo 1943. Aveva cominciato a suonare sin da giovane, prima la fisarmonica poi il clarino. Fece parte della Second Roman New Orleans Jazz Band e poi dei "Flipper". Nel 1963 quando al Cantagiro, Gino Paoli si offre come produttore e l'anno successivo approda alla scuderia discografica Rca. Incide "Lei" e "Ma questa sera", ma senza successo. Debutta nel 1966 al Festival di Sanremo con "Paff... Bum", in coppia con i "Yardbirds" di Jeff Beck. Gli anni '70 e la consacrazione Del 1971 è l'album "Storie di casa mia", contenente canzoni quali "Il gigante e la bambina", "Itaca", "La casa in riva al mare". Dal 1974 al 1977 collabora con il poeta bolognese Roberto Roversi realizzando tre album: "Il giorno aveva cinque teste", "Anidride solforosa" e "Automobili". Sciolto il sodalizio con Roversi, diventa anche paroliere e realizza dischi quali "Com'è profondo il mare" e "Lucio Dalla", che contiene classici quali "Anna e Marco" e "L'anno che verrà". Nel 1979 si esibisce dal vivo con Francesco De Gregori nel tour di grande successo "Banana Republic" (da cui l'omonimo "live"). Seguono nel 1980 "Dalla", con le stupende "La sera dei miracoli", "Cara" e "Futura". Incide nel 1981 "Lucio Dalla (Q Disc)", "1983" nel 1983 e "Viaggi organizzati" nel 1984. Nel 1985 esce l'album "Bugie" e nel 1986 "Dallamericaruso". In questo disco è inclusa la canzone "Caruso", riconosciuta dalla critica come il capolavoro di Dalla. Vende oltre otto milioni di copie, viene incisa in trenta versioni, tra cui la versione di Luciano Pavarotti. Nel 1988 si forma un'altra coppia vincente: Lucio Dalla e Gianni Morandi. Scrivono un album insieme, "Dalla/Morandi", a cui segue una trionfale tournee. Tra duetti e giovani talenti Nel 1990 in televisione, presenta il suo nuovo brano "Attenti al lupo" e il seguente album "Cambio". Il disco totalizza quasi 1.400.000 copie vendute. Il 1996 segna l'ennesimo successo discografico con l'album "Canzoni", che supera la cifra di 1.300.000 copie vendute. Il 9 settembre 1999 pubblica "Ciao", a 33 anni dal suo primo album che si intitolava "1999". L'album contiene undici brani, prodotti ed arrangiati da Mauro Malavasi. La tiltle-track "Ciao" diventa il brano radiofonico dell'estate 1999. L'album conquista il doppio disco di platino. Oltre ad essere autore e interprete Dalla è anche un talent scout. A Bologna ha sede la sua etichetta discografica Pressing S.r.l., che ha lanciato gli Stadio, Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani e ha permesso la rinascita artistica di Gianni Morandi. E' autore di colonne sonore per i film di Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Carlo Verdone, Giacomo Campiotti e Michele Placido. Ha anche aperto la galleria d'arte No Code, in Via dei Coltelli a Bologna. E' autore di programmi televisivi di successo: Te vojo bene assaie, Capodanno, RaiUno - Taxi, Rai Tre - S. Patrignano. Non ultimo il programma con Sabrina Ferilli, "La Bella e la Besthia" (2002). Il tour con De Gregori e l'ultima apparizione a Sanremo Il 2010 si apre con la notizia di un concerto insieme di Dalla con Francesco De Gregori, a trent'anni da "Banana Republic". E soltanto di poche settimane fa la sua apparizione al Festival di Sanremo per accompagnare il giovane cantautore Pierdavide Carone, con il brano Nanì.