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Superfavorito Paolo Ferrari alla presidenza

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Adammetterlo, anche se come ipotesi, il rappresentante del Comune di Roma nel cda Michele Lofoco. Dopo le dimissioni di Gianluigi Rondi dalla presidenza della Fondazione Cinema per Roma, si fa sempre più concreta l'ipotesi che possa essere Marco Müller il nuovo direttore del Festival . Conti alla mano, il prossimo Consiglio di amministrazione vedrà non solo rappresentanti di Regione e Comune favorevoli alla nomina di Müller, ma anche il neo presidente della Fondazione. A quel punto, contrari alla nomina di Müller resterebbero solo i voti dei rappresentanti della Provincia di Roma e della Camera di Commercio (la Fondazione Musica per Roma ha già comunicato voto di astensione). Con tre voti favorevoli, due contrari e un astenuto, la nomina di Muller sarebbe una certezza. L'Anica ha comunque espresso il suo grande apprezzamento per il gesto compiuto da Gian Luigi Rondi. «Le sue dimissioni, non dovute e precedute dall'ottimo lavoro svolto (insieme a Piera Detassis) nel corso del mandato, sono un atto che conferma il senso di responsabilità di una così autorevole figura del nostro cinema - spiega l'Anica - La gestione conflittuale e l'invadenza della politica che hanno caratterizzato la vicenda, devono ora cessare. Si proceda a nomine di massimo livello professionale - continua la nota - e si consenta ai nominati di lavorare con la necessaria indipendenza. L'Anica ritiene vitale per il successo del Festival di Roma, e per la sua sopravvivenza, che le lacerazioni prodottesi si ricompongano, col riconoscimento dei meriti e del valore dei professionisti coinvolti e la comune volontà di lavorare e far lavorare al meglio». Per Francesco Carducci, capogruppo Udc Regione Lazio, «le dimissioni di Rondi rappresentano un atto di chiarezza che finalmente dovrebbe porre fine all'indegno teatrino che si è scatenato sul Festival del Cinema di Roma negli ultimi mesi. Dato atto a Piera Detassis dell'impegno profuso con passione in questi anni per mantenere vivo l'evento, è tempo di procedere velocemente per restituire nuove certezze ad un settore strategico per Roma, per il Lazio e per l'immagine del Paese. C'è un'indicazione prevalente dei soci, soprattutto della cinematografia italiana, rappresentata dall'Anica. Il nome è quello di Marco Muller, romano, riconosciuto per le sue capacità a livello internazionale».

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