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Riflessione (semi)seria della vita social

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Dauna parte noi, fisicamente noi. E dall'altra noi, virtualmente noi. In quelle infinite dosi giornaliere di click c'è il nostro mondo virtuale, fatto di storie vere (e un po' inventate) e relazioni sociali da cui ormai non possiamo più prescindere. E così, mondo virtuale e mondo reale si miscelano, sfumano in un'unica soluzione dipingendo un nuovo quadro dell'esistenza dell'essere. E in questo, probabilmente, più che le esperienze sui profili facebook, come molti potrebbero ora pensare, c'entra Twitter, social network che in Italia oggi sta prendendo piede soprattutto tra i professionisti, che tra poco sarà iniettato come una droga (legale!) anche nei giovanissimi e che ha dato già voce a storie tragicamente vere di cui, senza questo strumento, non ne avremmo saputo niente. Ovvio, si parla delle primavere arabe, sponsor ufficiale della libertà d'espressione sul web. Ebbene, due giornaliste-blogger, a dir poco brillanti, hanno scavato nelle viscere del fenomeno, descrivendolo con la leggerezza di una connessione wi-fi ma anche con una precisione da «wikipedista» puro. Si chiamano Marika Borrelli e Junuaria Piromallo e hanno scritto questo saggio, che loro descrivono «semi-serio, sagio poco saggio» ma che di saggio in realtà ha molto, intitolato «Come pesci nella rete» (Armando Editore, 287 pagine, 20 euro). Ci raccontano «trappole, tentacoli e tentazioni del web». E ci riescono. Partendo dal presupposto che ormai gli italiani on line non sono pochi,raccontano i 14 milioni di connazionali che ogni giorno finiscono nella Rete e ne analizzano le sfaccettature. Quelli che su Facebook mettono «mi piace» anche ai post «buongiorno», quelli che lo shooping si fa su eBay, quelli che vogliono l'amicizia virtuale dei figli, che dopo anni ritrovano tra le foto dei «profili» il visino della fidanzata del liceo o vanno in cerca di quella che sì, esattamente come nella realtà, ci prova solo perché fa la escort. Il tutto, nel libro delle due giornaliste-blogger, condito con altrettante riflessioni tecniche e filosofiche sulla vita in internet. Un'analisi, insomma, in tanti micro-capitoli da poter leggere saltando da una parte all'altra del testo come fosse un iperlink. Fabio Perugia

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