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Sanremo, tra i giovani vince il 15enne Casillo

Alessandro Casillo, vincitore nella sezione Giovani del festival di Sanremo 2012

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A Sanremo serata di duetti, successi ed esclusioni. Il 15enne Alessandro Casillo ha vinto il Festival nella categoria Giovani con la canzone "E' vero (che ci sei)". L'artista ha prevalso grazie ai consensi del televoto e del social network Facebook, precedendo Erica Mou. Alla giovane salentina sono andati invece i premi della critica "Mia Martini" e il Premio Sala Stampa radio tv. Tra i big, invece, i Matia Bazar con il brano "Sei tu" e Chiara Civello con il brano "Al posto del mondo" sono stati eliminati. Questa sera i 12 artisti hanno avuto la possibilità di ricantare il brano in gara in un arrangiamento diverso e accompagnati da un ospite. Numerosi gli ospiti intervenuti, da Sabrina Ferilli ad Alessandro Siani, i ballerini di Ballando con le stelle e i One Direction. A esibirsi per prima Noemi accompagnata da Gaetano Curreri. Il secondo duetto è formato da Pierdavide Carone - Lucio Dalla con Gianluca Grignani. La gara prosegue con Dolcenera (Ci vediamo a casa) insieme a Max Gazzè. La gara impone stasera ritmi serrati, cosí entrano Loredana Bertè e Gigi D'Alessio, in versione dance grazie alla partecipazione del Dj Fargetta che trasforma il palco dell'Ariston in una pista da discoteca con ballerini scatenati. Tutt'altro genere, abiti lunghi e doppio pianoforte per la performance di Chiara Civello e Francesca Michelin, giovanissima vincitrice dell'edizione 2012 di X Factor (Al posto del mondo). Sulle note dei Coldplay entrano Samuele Bersani con Paolo Rossi (Un pallone). Sul palco fanno il loro ingresso Eugenio Finardi e Peppe Servillo (E tu lo chiami Dio), subito seguiti da Nina Zilli, capigliatura alla Amy Whinehouse e tubino lungo di pailettes oro con Giuliano Palma e il grande Fabrizio Bosso alle trombe (Per sempre). Si continua con Arisa e Mauro Ermanno Giovanardi e Mauro Pagani al violino (La notte). Ancora voci femminili con la super favorita Emma con Alessandra Amoroso (Non è l'inferno) due artiste uscite dal talent di Maria De Filippi. Penultimo artista in gara, i Matia Bazar accompagnati da Platinette nell'insolita veste di cantante (Sei tu). Scambio di battute tra Gianni e Platinette sulla polemica sui gay "Se posso, dopo la performance dei soliti idioti, io amo gli etero". "E io amo gli omosessuali", risponde Morandi. Ultimo artista a esibirsi prima dell'eliminazione, Francesco Renga accompagnato da Scala e Kolacny Brothers. NORD, SUD E FRECCIATINE SUI GAY Alessandro Siani, attore protagonista con Claudio Bisio del successo al botteghino "Benvenuti al Nord", scalda la platea dell'Ariston "Veramente con la manovra Monti ci ha lasciato tutti in mutande, Belen è la dimostrazione che ci hanno tolto pure quelle". E poi la butta sull'economia: "Come si spiega ad un signore di 70 anni lo spread, è una cosa complicata... aumenta sempre di piú l'età pensionabile che non ci vuole piú la terza età, ci vuole la reincarnazione". E poi non risparmia neppure Sarkozy, "A me questo Sarkozy, questi francesi che si atteggiano mi innervosiscono proprio, io ci sono stato a Parigi non hanno neppure il bidet, ecco perché i francesi hanno la puzza sotto il naso". E ancora il capitolo Monti negli Usa: "Gli americani hanno detto: questo chi è? Questo è il professore. E quello che veniva prima, bassetto, corto? Quello era il bidello". E poi su Nord e Sud, "Il sud è la vertigine del mondo, l'Italia la vogliono dividere, ma per me è come il mare, è indivisibile". Alla fine del lungo ed esilarante monologo, ha concluso tra gli applausi dicendo: "Nord, Sud: siamo nella stessa barca, ma siamo un grande popolo. Siamo italiani". FERILLI DIFENDE CELENTANO Sabrina Ferilli, prima ospite della serata, è entrata in scena interpretando con Morandi l'inevitabile centone su Roma nun fa la stupida stasera. I due, seduti per terra hanno parlato a lungo di Sanremo, di cui la Ferilli è stata la vedette femminile insieme a Valeria Mazza ai tempi del regono di super Pippo Baudo "è una macchina da guerra" ha detto di lui l'attrice che ha aggiunto: "Celentano m'è piaciuto tantissimo, anzi io avrei detto qualcosa in più". La Ferilli ha difeso i cinepanettoni, il talento italiano e ha avuto una divertente battuta auto ironica. Ha raccontato del calendario fatto nel 2000, e quando Morandi ha ammesso di averlo ha commentato: "tiettelo che quelle cose non si vedono più". Finale con un omaggio a Louis Armstrong e a Mi va di cantare il brano cantato da Satchmo a Sanremo con Papaleo finto trombonista di New Orleans. E in serata èarrivato anche il monito della Lei. "È ora di far prevalere "buon senso e correttezza per evitare che, a fine festival, sia necessario procedere ad iniziative conseguenti a violazioni contrattuali". Alla vigilia del ritorno di Adriano Celentano a Sanremo, atteso domani alla finale, arriva il monito del direttore generale Lorenza Lei, che ricorda che i contratti "tutelano le libertà degli artisti", ma garantiscono anche "all'azienda tutti gli strumenti di tutela necessari". È dunque 'sotto osservazione' - se mai ci fosse stato bisogno di conferma - la perfomance dell'ex Molleggiato, che dovrebbe proporre mezz'ora di brani vecchi e nuovi e soprattutto un altro monologo, top secret, in cui potrebbe tornare sulle polemiche scatenate dal suo primo sermone, in particolare per l'affondo contro Avvenire e Famiglia cristiana. In una lunga nota, che arriva un po' a sorpresa in serata - una mossa quasi in stile Celentano - il dg sottolinea che la scelta dell'artista è maturata "sulla base di una convinta richiesta della direzione artistica e della rete con assunzione dei rischi legati all'imprevedibilità dell'artista al quale l'azienda ha accordato fiducia, come accade per tutti quelli che vanno in diretta, Paolo e Luca compresi, confidando nel rispetto dei patti negoziali che invece purtroppo non sempre sono onorati". Una replica a distanza alle parole con cui il direttore di Rai1 Mauro Mazza aveva 'chiamato in causa' stamattina anche la direzione generale: "Sul contratto di Celentano ognuno si prenda la sua quota di responsabilità. Io mi sono preso del tutto la mia". Quel contratto, aveva ricordato, è stato "il frutto del concorso e del contributo di tutte le strutture competenti dell'azienda".  

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