Piera Detassis: «Serve il parere degli autori»

Adare una risposta su questi interrogativi dovrebbe essere invece la Fondazione Cinema per Roma, per capire se ci potrebbe essere o meno un problema di date o di sale». Così ha risposto Piera Detassis, la cui nomina a direttore del festival di Roma è da poco scaduta, alla richiesta di una sua riflessione riguardo ad un articolo sul daily della Berlinale che riportava il pensiero (non virgolettato ma nemmeno smentito) di Marco Müller che vorrebbe far slittare le date del Festival di Roma a fine novembre, tre mesi dopo Venezia e tre prima di Berlino. Non solo: si potrebbe dare vita all'anticipazione estiva della kermesse al Massenzio, rafforzando poi il mercato verso compratori asiatici ed europei. Ma la verità, intanto, è che ogni decisione è bloccata e certo è che oltre fine febbraio i tempi tecnici per realizzare un festival saranno davvero finiti. «C'è stata una rottura eclatante di tutte le procedure e regole di nomina», ha ribadito Detassis a proposito dello scontro in Cda che vede da una parte a favore di Müller il sindaco di Roma Alemanno e la presidente della Regione Lazio Polverini, mentre contrari sarebbero alla sua nomina il responsabile per la Camera di Commercio Mondello e della Provincia Zingaretti. Astenuti il presidente Rondi e Auditorium. La Detassis si augura inoltre che nel futuro possano essere coinvolti anche «autori e produttori», e non soltanto istituzioni e politica, su discorsi riguardanti le nomine dei Festival. Intanto, nell'attesa che venga (presto) fissato un nuovo incontro per definire le sorti delle nomine ai vertici del festival (a giugno scadrà anche la nomina del presidente Gian Luigi Rondi), si sussurrano nuovi nomi. Oltre a Müller, spuntano fuori Mario Sesti (che però dichiara di non aver ricevuto alcuna proposta) e Caterina D'Amico, ora alla direzione della Casa del Cinema. Mentre altri sospettano che se la Regione e il Comune decidessero di uscire dall'Ente Cinema, nominerebbero Müller in un altro polo audiovisvo con tanto di passerelle e star che nulla avrebbero da invidiare a festival internazionali.