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La bella Ivanka in ospedale E si riciclano Ely & Belen

Ivana Mrazova

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SANREMO Il piano B è scattato verso le sette di sera. Con un ritardo decisionale degno del peggior Schettino, solo a un'ora dallo start ci si è accorti che la bella "Ivanka" (così la chiama Morandi) si era rivelata più fragile di un cristallo della sua Boemia. Alla faccia dei 19 anni che tanto avevano fatto sperare Gianni & le Due Mazze, la valletta non si è risanata. La «cervicalgia acuta con blocco vertebrale» che l'aveva lasciata piantata come un ficus ornamentale nella stanza d'albergo, veniva confermata dalla diagnosi post-risonanza dell'Ospedale di Sanremo, dove la tapina era stata trasportata in ambulanza. Niente debutto, a meno di non forzarla in un collare ortopedico che neanche la Regina Vittoria, e scarrozzarla qui e là impudicamente sul palco. La top model che «capisce un 60 per cento dell'italiano che ascolta» aveva pianto le tutte le sue lacrime davanti ai familiari accorsi per consolarla dalla Repubblica Ceca. Aveva riflettuto sulla disdetta di essere incorsa in un simile infortunio proprio nell'imminenza dell'occasione mediatica più importante della sua carriera: qualcuno aveva ipotizzato un rovescio psicosomatico, altri - perfidi - avevano creduto in una malattia diplomatica, stante la presunta «inaffidabilità» della prescelta ad affiancare Gianni nella conduzione. Come sia, non è che il torcicollo le è piovuto addosso ieri mentre imbruniva in riviera, ma un paio di giorni prima. All'ora di pranzo, in conferenza stampa, Mazzi ancora confidava nel miracolo, negando l'esistenza del piano B (dove B sta per Belen, e forse anche per Betty Canalis). Le due erano state convocate per una comparsata stasera e si sono viste catapultate in extremis, mentre lampeggiava la luce d'emergenza, sul palco che avevano calpestato, con alterni risultati, già lo scorso anno. Scaletta rivoluzionata e ulteriormente rimescolata. Nel backstage pensieri cupi: hai visto mai che questo fosse l'anatema scagliato dalla potentissima Tamara Ecclestone, ingaggiata e poi buttata in corsa dalla macchina sanremese? Ancora nel primo pomeriggio la direzione artistica faceva circolare la panzana secondo cui si sarebbe rinunciato del tutto a una presenza femminile e rinforzato il repertorio di Papaleo, che in cuor suo avrà temuto di dover calzare un parruccone biondo sopra un abito gran sera di Alberta Ferretti. Poi, pur di evitare la storica novità di un festival di uomini senza donne (e che donne, in passato, dalla Herzigova alla Casta, da Valeria Mazza a Ines Sastre fino a Michelle Hunziker) si puntava dritti sulla soluzione più ovvia: far correre giù da Milano Belen (già impicciata su Canale 5 con "Italia's got talent") e indottrinare la Canalis, che quest'anno non può giocarsi la carta Clooney e alla quale avrà forse giovato l'autoesilio californiano. Mentre partiva il Tg1, la Mrazova era lasciata al suo destino gramo: lei lanciava messaggi contriti tipo «mi ero preparata tanto, ho studiato, faccio in bocca al lupo agli altri». Si precisava: è solo un problema muscolare. Se migliorerà in tempo record se ne riparlerà, altrimenti ciao ciao Festival. Belen è una panchinara ingombrante, e non ci sta a non scendere in campo, anche se ieri ha rivelato in diretta che le hanno rubato l'abito di scena in camerino Alla vigilia, si era «messa a nudo» su Vanity Fair: rievocando la grana del video hard finito sul web, aveva precisato che comunque, anche con Corona, la telecamerina la accende volentieri. Il lato B del piano B. Ste. Man.

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