Addio Whitney, «voce di Dio»
Whitney Houston, 48 anni e tra i primi cinque artisti di sempre ad avere venduto più dischi al mondo, è stata trovata morta nella vasca da bagno nell'Hilton di Beverly Hills dove si era ritirata dopo una serata passata a bere. Un'overdose, la prima ipotesi, mentre dopo parecchie ore il furgone mortuario ha lasciato l'albergo sotto i flashes che bucavano la notte tra sabato e domenica e la figlia diciannovenne, Bobbi Kristina, urlava che non gliel'avevano fatta vedere, che l'avevano lasciata fuori dalla porta della suite. Adesso si attende l'autopsia, ma il sito Tmz riferisce che la regina del pop è annegata nella vasca, dove, imbottita di alcool e di Xanax, il potente sedativo che ingurgitava illudendosi di vincere ansia e depressione, è caduta in uno stato di incoscienza, un sonno innaturale che l'ha imbrogliata per sempre. Silenzio nella stanza di Whitney, pianto della sua ragazza fuori. E sotto, nella sala più grande dell'hotel, il frastuono di un party. La cantante-attrice era lì proprio per quella festa. Riferisce ancora Tmz che Clive Davis, l'agente musicale che scoprì Whitney, abbia dato il là alla festa con un pistolotto di circostanza: «Abbiamo tutti il cuore devastato dal dolore. Whitney era una persona splendida. E avrebbe voluto che la musica continuasse». «The show must go on» anche per l'ex marito, Bobby Brown. Quando ha saputo che Whitney se n'era andata stava per salire sul palco a Southaven, in Mississipi, tappa del suo tour. Non ha sospeso il concerto. Ha soltanto preso il microfono e prima di cominciare a cantare ha saldato il debito con la memoria della moglie. «Vi amo tutti», ha gritato ai fan. E poi «Ti amo Whitney. La cosa più difficile è salire su questo palco». Di Brown lei confessò una volta: «È la mia droga», ma già conosceva gli stupefacenti. La separazione e il divorzio glieli hanno fatte conoscere di più. Fino al tragico the end. Lidia Lombardi