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Genitori più felici con i consigli di Tata Simona

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Èlei stessa una mamma giovane giovane (della mitica Gaia, 3 anni); ha un viso dolce, due grandi occhi da cerbiatta, piglio, carattere, senso pratico e un immenso amore per i bambini. Si chiama Simona Capria è milanese e pure, in qualità di esperta del settore, ospite fissa di Verissimo su Canale 5. Non potendo materializzarsi in ogni dove, la Capria ha fissato su carta stampata i suoi insegnamenti: Sperling & Kupfer ha pubblicato il suo libro «Una tata per amica - I consigli di Tata Simona per genitori e figli felici e contenti». Incontro Tata Simona appena scesa da un treno. Ho letto il suo libro e sono rimasta sorpresa dal fatto che i problemi che assillano i neo-genitori di oggi sono gli stessi che assillavano quelli di ieri e dell'altro ieri. Strano che nell'era di internet, dei social network e delle realtà condivise, i giovani genitori si sentono ancora impacciati e impreparati ad affrontare le mille e uno difficoltà quotidiane, gli imprevisti e i grandi appuntamenti. Mi spiega che è per via dell'ansia di prestazione, si sentono sotto la lente, stressati dalla smania di perfezionismo. «Lo dico sempre ai mamma e papà in ansia perenne: non esistono genitori incapaci, se vi mettete in discussione e cercate di fare quello che il vostro bambino ha bisogno, non potete sbagliare». In questo momento storico, poi, la Capria assiste favorevolmente all'affermarsi di una nuova figura di padri molto più presenti ed emotivamente coinvolti in famiglia. «Sempre più papà in prima linea anche sul fronte di mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo di mamma, come preparare la pappa, fare il bagnetto e cambiare il pannolino. È importante che il rapporto padre-figlio si crei fin dall'inizio, come non è da sottovalutare l'importanza di una collaborazione tre genitori. La famiglia deve essere vissuta come una squadra». Parlavamo prima delle angosce dei genitori... Cosa mettere al primo posto? «Il sonno. I bambini che si addormentano tardi, che vogliono dormire a tutti i costi nel lettone oppure impediscono alla mamma e al papà di raggiungerlo obbligandoli a dormire con loro. Agli angosciati genitori faccio presente che bisogna prima capire perché succede questo. Poi si passa alle strategie».

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