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«Vi presento il concorso per chi vuole fare radio»

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È«Il Comunicattivo» che è condotto da Igor Righetti e che va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.20. Igor, chi c'è tra i concorrenti? «Ci sono ultrasessantenni e diversi settantenni. Sono ben 1.027 artisti che possono partecipare. Solo talento. Noi riaffermiamo il valore della meritocrazia in Italia». La giuria? «Professionale. E ci sono i rappresentanti dei maggiori quotidiani italiani, diversi direttori Rai e critici cinematografici». Cosa devono inviare i radioascoltatori? «Un file di 2 minuti con la loro prova di conduzione a www.ilcomunicattivo.rai.it o www.nuovitalenti.rai.it». Quale è il traguardo? «Possono condurre svariati programmi come "Radio anch'io", "Tutto il calcio", il programma di Pupo "Attenti a Pupo" e partecipare alle riunioni di redazione». Cosa significa per lei fare radio? «Si può fare radio anche a 100 anni. Ci sono validi conduttori come Linus ma sono tutte persone che hanno più di 50 anni. La creatività è uno degli elementi che viene più richiesta e, la radio sperimenta molto di più rispetto alla tv». Il suo punto di riferimento? «Mio zio Alberto Sordi mi diceva di non ridere mai delle proprie battute». Perché indire un concorso indirizzato ai giovani talenti? «Sono decenni che la Rai non creava nuovi conduttori. In radio non ci sono così tante persone come in tv». A che anni ha cominciato a fare radio? «Ben 11 anni fa. Il Comunicattivo è da 10 anni che va in onda: abbiamo raggiunto le 1.400 puntate». Quali sono i principi che regolano «Il Comunicattivo»? «È una "terapia radiofonica di gruppo". L'ignoranza, si dice, fa più male della cattiveria. Comunicare è un vizio, con il Comunicattivo... C'è un nuovo di comunicare». Cosa insegna? «A presentarsi bene alle occasioni pubbliche: metodi che insegno alla Luiss e Tor Vergata. Nel 2010 abbiamo vinto il premio internazionale: è un piacere vincere ed è la prima volta che Radio1 vince un premio internazionale di questo genere».

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