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Ornaghi concilia, dal Colosseo ai festival

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Cheè essenzialmente mediazione, altro che sfoggio di muscoli. Cosa che faceva spesso il predecessore, Giancarlo Galan, consapevole di avere un bacino elettorale da accarezzare, quello del suo Veneto? Uno su tutti l'argomento sul quale l'ex ministro pidiellino non transigeva. La Mostra del Cinema di Venezia, contrapposta al Festival del Cinema di Roma. In Laguna c'è l'unica kermesse cinematografica degna di questo nome, sosteneva Galan. Roma è volenterosa, può tutt'al più catalizzare il mercato, ma il carisma del Lido è altra cosa, soleva dire, stringendo i cordoni della borsa per la Capitale. Alla conciliazione lavora invece Ornaghi. Le manifestazioni di Venezia e di Roma «convivano proficuamente visto che hanno caratteristiche e obbiettivi non sovrapponibili», ha auspicato ieri durante l'audizione in commissione Cultura della Camera. «Sarebbe una vera iattura - ha concluso - se la competizione facesse perdere il prestigio internazionale di cui godono le due manifestazioni». Attenzione a quel «prestigio internazionale»: Galan ministro non l'avrebbe mai accordato al Festival romano. Il quale ora dovrebbe uscire in fretta dalla palude della nomina del direttore artistico, dove ancora annaspano Piera De Tassis e Marco Müller. Per disegnare onorevolmente l'evento autunnale c'è ormai poco tempo. E al Lido il nuovo direttore, Alberto Barbera, è già al lavoro e si prende un bel vantaggio. Anche sul caso Della Valle-Colosseo Ornaghi ha tirato di fioretto. Ha promesso che il Collegio Romano varerà presto un regolamento per le sponsorizzazioni. Ma l'accordo col patron di Tod's - che mette a disposizione 25 milioni per il restauro dell'Anfiteatro Flavio - è «un'operazione molto innovativa e difficile» che può «andare avanti al di là delle dispute sulle procedure seguite». Può diventare un modello e soprattutto «non è più differibile» stante le condizioni del monumento. Ornaghi usa savoir faire anche sugli appunti mossi dall'Antitrust: «Non si tratta né di sospensione, né di sanzione, ma solo di suggerimenti per il futuro». «Il ministro ha preso posizione in maniera significativa su due temi di grande rilevanza, Festival di Roma e restauro del Colosseo» dice il sindaco Alemanno. Che ringrazia al quadrato.

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