I diari di lei, le lettere di lui
Emergeda due libri colmi di testimonianze. Qualche mese fa Rizzoli ha pubblicato «Verso il disastro - Mussolini in guerra, Diari 1939-1940. Il volume, a cura di Mimmo Franzinelli e con la postfazione di Ferdinando Petacci contiene le annotazioni che Claretta Petacci redigeva scrupolosamente dopo ogni incontro con il Duce. Sono state conservate negli Archivi di Stato per 70 anni, inedite. E rivelano particolari capaci di spiegare l'Italia fascista, anche se filtrati dal sentimento della Petacci. Mondadori ha invece stampato nell'autunno scorso «A Clara - Tutte le lettere a Claretta Petacci 1943-1945». Anche qui 318 missive inedite, inviate dal Duce all'amante durante i 600 giorni della Repubblica di Salò e resi pub- blici dall'Archivio Centrale dello Stato dopo lunga contesa giudizia- ria. L'edizione critica è a cura di Agostino Attanasio, Luisa Monte- vecchi, Elena Aga-Rossi, Giuseppe Parlato. «Oggi rappresento un'I- talia diminuita, massacrata, crocifissa, che non possiede un canno- ne, dico uno solo...» scrive un giorno Benito alla donna. Le ordinò di «distruggere» ogni missiva. Lei non lo fece. Aiutandoci ora a capire.