di Carlo Antini Quando il graffio della sua voce colpiva nel segno non ce n'era per nessuno.

Esi è spenta a Riverside, a 74 anni. Era malata di leucemia. La sua voce calda faceva concorrenza ad altre giganti del soul come Ella Fitzgerald o Sarah Vaughan. Con Etta James se ne va una leggenda, una delle voci che hanno contribuito a scrivere la storia della musica nera. Etta era nella hall of fame del rock and roll e nella hall of fame del blues. Etta James era all'altezza delle grandissime, nata con il gospel e a suo agio con tutta la tradizione black: ha inciso con assoluta eleganza standard jazz e omaggi a Billie Holiday, ha fatto la storia del soul e ha anticipato soluzioni stilistiche fatte proprie dal rock (Janis Joplin l'adorava), è stata amata dai grandi del funk e anche dalla pubblicità, che ha saccheggiato il suo repertorio, tipo «I just wanna make love to you». Come molte altre star del soul, ultima in ordine di tempo Amy Winehouse, Etta James ha vissuto tra i mille tormenti dell'alcol e delle droghe, cadendo anche negli abissi della tossicodipendenza. Jamesetta Hawkins, il nome con cui era stata registrata all'anagrafe di Los Angeles il 25 gennaio 1938, ha inciso canzoni immortali come «I'd rather Go Blind», «Tell Mama», «At Last». Ha conosciuto lo status della star e le cadute tremende di un carattere molto difficile e di una mente instabile. Basti pensare alla sua ultima clamorosa sfuriata contro Beyoncé e addirittura Barack e Michelle Obama. Tutto legato proprio ad «At last», la canzone eseguita da Beyoncé per il primo ballo della coppia presidenziale per la festa dell'insediamento alla Casa Bianca. Beyoncé l'aveva cantata in «Cadillac Records», il film dove la ex Destiny's Child, interpretava proprio Etta James, nella storia della Chess Records, l'etichetta discografica di Chicago, che ha lanciato il blues elettrico urbano di Muddy Waters, Howlin' Wolf, Willie Dixon e ha aperto le porte al rock and roll con Chuck Berry. Con Beyoncé Knowles era stata molto amichevole e per lei aveva avuto parole di grande stima. Ma quando per il ballo presidenziale è stata chiamata la sua più giovane collega sono volate parole di fuoco per gli Obama e Beyoncé. La sua ultima apparizione televisiva è del 2009, il suo ultimo album, da cui è stato tratto un singolo finito al primo posto in Gran Bretagna, è del novembre 2011. Poi la resa alla malattia, un terribile mix di demenza senile e diabete. È un pezzo di storia che se ne va, l'addio alla protagonista di un'avventura straordinaria che ha portato la musica nera a dare un segno decisivo ai suoni del mondo. Se non fosse stata preda dei suo demoni, Etta James sarebbe stata una regina. Al mondo mancherà la sua voce. Come poche.