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Calo incassi ma il cinema italiano tiene

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Vaancora peggio il periodo delle feste (-14,69%) in cui i cine-panettoni mostrano il fianco. Secondo i dati Cinetel presentati ieri a Roma le presenze al cinema sono nel 2011 -7,92% rispetto al 2010. Il dato nazionale comunque resta confortante. Il cinema italiano insieme alle coproduzioni è al 37,51% di presenze e ben al 35,53% di incassi. Se si aggiunge poi il cinema europeo si arriva al 51,28% di presenze e al 49,37% di incassi contro il 42,14% e il 38,91% del 2010. A perdere i colpi sembra sia stato proprio il cinema Usa: un calo con presenze al 46,70% (contro 56,89% del 2010) e incassi al 48,46% contro un ricco 60,15%. E ancora sulla forza del cinema italiano, che ha quasi raggiunto in quota percentuale la Francia in cui il cinema nazionale è al primo posto: ben sei titoli nostrani sono nei primi 15 migliori incassi e ben 22 titoli che hanno superato la cifra di 3mln di Euro. All'incontro stampa per la presentazione dei dati, presenti Riccardo Tozzi (presidente Anica), Lionello Cerri, (Anec, Associazione esercenti cinema), Carlo Bernaschi (Presidente ANEM) e Richard Borg (presidente coordinatore dei distributori cinematografici italiani). Tozzi ha tra l'altro commentatlo «la vicenda delle nomine al Festival di Roma che ha preso una piega spiacevole e preoccupante. Sono in discussione nomi di professionisti al di sopra di ogni polemica, come Piera Detassis e Gian Luigi Rondi, Marco Müller, Paolo Ferrari. È insopportabile che alcuni di questi nomi vengano etichettati politicamente e strattonati mediaticamente». Din. Dis.

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