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Il Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge scelse, nel 1924, un giovane direttore per l'Ufficio federale di investigazione.

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Quelgiovanotto di nemmeno trent'anni si chiamava John Edgar Hoover e, con una volontà di ferro fece diventare quell'ufficio la maggiore struttura anti-crimine del mondo. Hoover diresse con pugno di ferro l'Fbi per cinquant'anni, dal 1924 all'anno della sua morte: il 1972. Appena arrivato impose una disciplina ferrea, una meritocrazia invalicabile e dei corsi di addestramento massacranti ed elitari. Di quest'uomo sono state dette molte cose: alcune ipotetiche, altre certe. Tra quelle certe c'è che combattè, con tutta l'energia che aveva (ed era moltissima) il crimine organizzato ed il comunismo. A lui si devono l'accademia nazionale per l'addestramento degli agenti, l'immenso archivio per le impronte digitali, i laboratori scientifici più avanzati al mondo. Perseguiva uno scopo preciso: avere sempre in mano «il randello più grosso»: per questo pretese ed ottenne il meglio della scienza. È stato direttore dell'Fbi per otto presidenti statunitensi, appunto da Calvin Coolidge fino a Richard Nixon. E c'è chi sostiene che ne abbia tenuto in pugno più d'uno: conoscendo le loro debolezze e controllando la loro vita. C'è chi sostiene che gli agenti dell'Fbi informavano con regolarità Hoover dell'attività sessuale dei politici. Hoover poi combattè apertamente il comunismo mettendosi contro personaggi come Charlie Chaplin e Martin Luther King. Si è detto che fosse contro la musica rock, perché osteggiava e faceva controllare cantanti e musicisti, comunque dichiaratamente schierati a sinistra. Di certo non si interessò mai di rockstar con sentimenti apertamente patriottici, come Elvis Presley. Comunque tritò letteralmente il gangsterismo: eliminò John Dillinger, chiamato «pericolo pubblico numero uno», e George «Mitragliatrice» Kelly. Il momento più difficile della sua carriera fu certamente il rapimento e l'uccisione del figlio del famoso trasvolatore Lindbergh. In quattro anni di indagini scoprì il colpevole. Al termine della sua gestione gli agenti dell'Fbi erano 6.000. Dopo la morte di Hoover, il presidente Richard Nixon limitò la durata del mandato dei direttori dell'Fbi a soli 10 anni.

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