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«Il signor Chicco», il bimbo diventato gigante

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Maipubblicità fu più azzeccata: Chicco, dove c'è un bambino. E dietro un marchio, genialità imprenditoriale, tenacia, valori profondi. Bastano pochi elementi per descrivere Pietro Catelli, fondatore del gruppo Artsana, scomparso cinque anni fa. Più semplicemente «Il signor Chicco», visto che Artsana è l'azienda che ha cresciuto diverse generazioni di bambini, aiutando le mamme italiane nella difficile gestione dei pargoli per almeno mezzo secolo, grazie a biberon, ciucci, tettarelle, e poi passeggini, tutine, giocattoli ovvero tutto quanto ruota intorno al mondo dei bebè. Dietro questo marchio c'era lui, Pietro Catelli, un uomo di umili origini, che con grande impegno, geniali intuizioni e molta perseveranza, ha saputo dare vita a una grande realtà aziendale conosciuta in tutto il mondo. A cinque anni dalla morte i tre figli, oggi alla conduzione dell'azienda, hanno voluto omaggiare con un libro la memoria del padre. E così, Luca Masia con «Il signor Chicco - La vita straordinaria di un uomo qualunque» (Silvana Editoriale, pag.128, euro 14,90) ha scritto l'avvincente storia umana e imprenditoriale di Pietro Catelli (Como, 1920-2006), dai difficili inizi come rappresentante di aghi e termometri, alla fondazione di Artsana – azienda produttrice di articoli sanitari – nel clima di ottimistica ripresa e vitalità del dopoguerra, fino al grande passo successivo: la nascita – nel 1959, a pochi mesi da quella del suo primogenito – della Chicco, ditta destinata a diventare un colosso mondiale, un vero e proprio sistema industriale dedicato ai bambini e ai loro primi anni di vita. E poi gli stabilimenti, i viaggi per il mondo, l'idea del packaging specializzato, l'invenzione di nuovi prodotti – dalla giostrina delle api al passeggino pieghevole – le difficoltà, affrontate con grande lucidità e superate anche grazie ai solidi affetti famigliari, la nomina a Cavaliere del lavoro, fino alla fondazione del Museo del Cavallo Giocattolo. Il racconto straordinario di un uomo e di una realtà di persone che hanno saputo diventare grandi restando sempre bambini. Il segreto? Secondo Masia, autore della biografia, è stato nella capacità di Pietro Catelli «di crescere seminando chicchi di felicità».

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