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Rondi: «A Müller preferisco Detassis Intanto vado avanti»

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Il decano dei critici guiderà la kermesse nei 6 mesi che lo separano dalla scadenza

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Sel'asse Alemanno-Polverini preme per Müller, il presidente della Provincia Zingaretti sembra diffidare dell'ex direttore artistico di Venezia che aveva nel passato criticato la rassegna capitolina. Intanto a Müller il presidente Rondi preferisce apertamente Detassis e, visto che solo lui ha il potere di nomina del direttore, potrebbe tenere il punto fino a giugno, quando finirà il suo mandato. Rondi, come è andato l'incontro con il sindaco Alemanno? «Molto bene. Ci siamo visti per un quarto d'ora circa, perché Alemanno doveva controllare dei lavori in via del Corso a Roma. Il sindaco che avevo frequentato solo in occasione di serate ufficiali si è rivelato simpaticissimo e molto ben informato sul Festival. Accanto a noi c'era anche l'assessore Dino Gasperini e l'incontro è stato anticipato, dai primi di gennaio a oggi, per mettere a tacere eventuali equivoci che sarebbero potuti sorgere dagli articoli dei giornali». Le ha detto qualcosa riguardo alla sua idea di incaricare Müller a prossimo direttore? «Mi ha parlato molto bene di Müller e delle sue idee sul Festival di Roma. Io non ho nulla in contrario riguardo alla sua persona, lo conosco da 25 anni, nonostante non mi siano piaciute le critiche fatte da lui nel passato sul Festival di Roma. Quindi, non sono contrario a lui, ma preferisco Piera Detassis, con la quale ho fatto un ottimo lavoro anche di squadra. Però, Alemanno mi ha riferito che intendono azzerare tutte le strutture gestionali e non possono fare eccezioni per lei, visto che elimineranno tutte le persone intorno per creare il nuovo avvicendamento». Dopo il vostro incontro, Alemanno ha detto che la sua nomina non verrà toccata e sarà rispettata la naturale scadenza fino a giugno... «Continuerò a svolgere il mio mandato, che ho chiesto non venga rinnovato, fino a giugno. Per la nomina del prossimo direttore artistico del Festival bisognerà aspettare che io vada via. Sarà il nuovo presidente, dunque a nominarlo. Il sindaco mi ha anche chiesto se avrei mai proposto Müller come direttore artistico e io ho risposto in tutta coscienza che non potevo. Allora, Alemanno ne ha preso atto e ci siamo lasciati nel migliore dei modi». Ma intanto l'incarico di Detassis scadrà oggi, non ci sarà un vuoto di potere? «No, anche perché non sappiamo cosa sarà deciso alla riunione del collegio dei soci, lo sapremo solo alla vigilia dell'incontro. Io continuerò intanto ad operare sul Festival fino alla fine del mio mandato». Resta fissato l'incontro dei soci fondatori il 13 gennaio? «Certo e immagino che in quell'occasione potrebbero decidere i probabili nuovi affetti della Fondazione del Festival di Roma».

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