Festival di Roma nel segno del rilancio e della continuità
Ilsindaco Gianni Alemanno, il presidente della Regione Renata Polverini, della Provincia Nicola Zingaretti, della Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi e Carlo Fuortes, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, hanno parlato di budget della prossima edizione della manifestazione e di nomine, dal momento che il mandato del direttore artistico Piera Detassis è prossimo alla scadenza (a fine dicembre), mentre quello del presidente Gian Luigi Rondi terminerà a giugno 2012. «Quello di oggi è stato il primo confronto, molto positivo, tra i soci del Festival del Cinema di Roma, che si ritrovano all'unanimità d'accordo a un'idea di rilancio di una manifestazione che ha dato e darà ancora molto alla città - ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - In un clima di grande collaborazione si sono iniziati ad analizzare i problemi, tra cui come affrontare il debito di bilancio che si è registrato nell'ultima edizione, figlio della crisi economica e quindi del venir meno di sponsor. Questo non credo sia un problema legato al festival ma in generale a una situazione economica del Paese che porta molte aziende a tagliare i budget pubblicitari». Dopo un'analisi della situazione finanziaria del Festival, i soci fondatori hanno così deciso di riunirsi subito dopo le festività, il 9 gennaio, per mettere a punto un progetto di rilancio della kermesse cinematografica «che costituisce ormai un appuntamento irrinunciabile del calendario culturale romano e internazionale». Il deficit di 1 milione e 300 mila euro spunta intanto dalla rassegna, mentre nel toto-nomine si fanno i nomi di Marco Müller (e al suo posto a Venezia andrebbe Alberto Barbera), di Giorgio Ferrara e di Mario Sesti, come direttore artistico; alla presidenza si vociferano invece personaggi come Pupi Avati, Umberto Croppi, o Paolo Ferrari, ex della Warner e dell'Anica. Ma il fatto che ci sia stato un rinvio dell'incontro fa supporre che, magari, i nomi di Detassis e Rondi restino ancora legati al rilancio del Festival capitolino. «Al di là delle nomine, a me interessa soprattutto che il Festival di Roma si rinforzi sempre più e credo sia stato molto positivo l'incontro di ieri perché questo avvenga nel migliore dei modi», ha detto il direttore Piera Detassis. Resta in attesa dei nuovi incontri, attesi a gennaio, l'avvocato Michele Lo Foco, consigliere di amministrazione della Fondazione cinema per Roma: «Come consigliere di amministrazione, mi auguro che la verifica dei conti porti ad una diminuzione dell'esposizione e pertanto resto in attesa del prossimo consuntivo per fare un'analisi completa. Certo, spero che allora il conto in rosso sia minore. Di sicuro, il Festival avrà un'importanza sempre maggiore nella cultura della Capitale, anche perché la Mostra di Venezia potrebbe diminuire il suo impatto internazionale, mentre Roma potrebbe aumetarlo e reggere il confronto a livello mondiale, anche grazie al mercato. In questo momento tutte le strutture pubbbliche e private, devono confrontarsi con la crisi economica, sponsor compresi: d'altra parte, la contrazione della pubblicità avviene anche in tv e così nel comparto festivaliero. Speriamo però che ci sostengano i privati: è fondamentale per Roma, che non grava (come Venezia) prevalentemente sullo Stato, ma confida nel sostegno privato. Il fatto che non si siano ancora fatti nomi per la direzione e la presidenza non credo sia segno di continuità, ma solo di attenzione e serietà: i protagonisti sono coscienti dell'importanza della rassegna e cercano con calma soluzioni condivise. Una riflessione più attenta non assicura perciò la continuità delle nomine».