...e lo Schiaccianoci lo celebra con magia
CiaikovskyIl balletto convince il pubblico con una messinscena che punta sulla fiaba
Un'infanzia,però, rivissuta dagli adulti con nostalgia e con il senso di una perdita ormai irreparabile. L'infanzia della spasmodica attesa dei doni colorati sotto l'abete addobbato, magari con la neve che fiocca lentamente fuori dalle finestre creando un magico clima di sospensione e di pace interiore. All'Opera di Roma questo capolavoro natalizio è tornato in un certo senso alle sue origini: la versione coreografica firmata dal russo Slawa Mukamedov riporta il balletto di Marius Petipa alle sue valenze originali, privandolo di ogni postuma rilettura e di ogni sovrapposta intenzione psicoanalitica. La vittoria del beneamato schiaccianoci contro l'esercito dei topi non è nulla più quindi di un brutto sogno, di quelli che fanno a volte i bambini. Tutto ritorna alla pura dimensione fiabesca e a questo si impronta l'allestimento che vede dominare i toni del celeste e del rosa shocking, mentre Drosselmeyer perde ogni connotato sinistro o enigmatico per assumere quelli di un mago, di un illusionista, di quelli che ipnotizzano i bambini incantandoli. Tutto è riletto all'insegna della freschezza come in un libro di fiabe per l'infanzia, conservando parte della trama originale e parte della coreografia. Il celebre passo a due finale diventa un passo a sei, proprio come nella versione di Vasily Vainonen del 1934, ancora in repertorio fino a qualche anno fa al Teatro Mariinsky di Pietroburgo, cui l'attuale allestimento romano somiglia a tratti sorprendentemente come una goccia d'acqua. L'orchestra diretta con qualche pesantezza da Nir Kabaretti, evoca le magie sonore della tavolozza ciaikovskiana che si esalta nelle danze colorate dei divertissements nazionali. Il corpo di ballo ha fatto registrare un sensibile miglioramento, mentre i solisti Gaia Straccamore e Anton Bogov hanno dimostrato di essere sulla strada delle buone intenzioni. Gioiosa ed entusiasmante la presenza in scena dei bambini della scuola di ballo a dare ancor più vivacità a questo allestimento. Consigliabile a chi vuol festeggiare il Natale non solo con il panettone ma anche con un pizzico di poesia.