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Anna Fiorino Il problema.

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L'affannoinganna e porta i padreterni su strade obbligate, anguste e buie. Tristi. Poi c'è un'altra Via. Quella del Padreterno che don Luigi Ginami in «Quando sono debole è allora che sono forte» (edizioni Velar) racconta con centomila chilometri percorsi in giro per il mondo con la madre di 86 anni in carrozzina. Lei, Santina Zucchinelli, disabile silenziosa e sorridente dopo l'intervento a cuore aperto subìto sei anni fa. Lui. il figlio, impegnato nella segreteria di Stato del Vaticano, instancabile missionario della malattia miracolosa descritta in numerosi altri libri pubblicati anche all'estero. Miracoli di beneficenza e di salute ispirati da una donna che, attraverso i suoi diari, dimostra che nulla è impossibile a Dio. Durante la riflessione sul libro all'Arciconfraternita dei Bergamaschi in via di Pietra a Roma guidata da Alessandra Armellini, il messaggio del segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, fotografa ed esalta l'ordito: l'essere madre di un sacerdote l'ha resa particolarmente prediletta dal Signore e meritevole di un giusto riconoscimento. Madre e figlio (immaginate Sant'Agostino e le preghiere della madre affinché la strada si svelasse) impegnati ogni santissimo giornoa evocare la frase di San Paolo nella lettera ai Corinzi che dà il titolo al libro. Come può la debolezza essere manifestazione della forza? Accettando il disegno che Dio ha per ciascuno di noi, aiutandosi con quel diario interiore che Benedetto XVI invita a tenere per cogliere i segni dell'Assoluto nella nostra piccola vita. Presenza invincibile. Santina e il figlio scrivono diari di pellegrinaggi (quindici dal marzo 2008) che muovono le coscienze e portano quelle sopite in attesa di speranze ad agire controcorrente. Sostegno, ottimismo, carità, fede. Soluzioni fuori dal comune. Mente e cuore aperti alla certezza che il male costruisce recinti e prigioni mentre il bene è infinito. «La fede - sintetizza mons Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana - si rende operosa nella carità, l'unico atto possibile indistintamente a ogni uomo fonte di sollievo immediato e garantito. Come fa bene e fa riflettere vedere all'opera una donna anziana e disabile nel tempo in cui viviamo. «Un'azione sconcertante - secondo Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede - in un mondo che spesso emargina i disabili ed è concentrato su altro. Altro da sé. Santina e Luigi, mentre camminano e scrivono, fanno zoom. Qualche dettaglio appare nel cuore di chi legge. Accade che il dispensario di un orfanotrofio per 250 ragazzi a Mida in Kenia possa essere ristrutturato e ampliato. Con i soldi del libro.

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