Un biglietto per affondare col Titanic
Èil caso del Titanic, la più bella, grande, lussuosa e sfortunata nave passeggeri della storia, colata a picco proprio nel viaggio di inaugurazione. Si avvicina ora il centenario dell'affondamento, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, quando la nave urtò un iceberg, si spezzò in due e portò con sé, sul fondo dell'Atlantico, 1.517 persone, dei 2.224 imbarcati. Fu una delle più gravi tragedie della marineria civile mondiale. E fu anche l'inizio di una leggenda. In occasione del centenario sarà possibile (per chi ha soldi e coraggio) effettuare una «gita» attorno al relitto, nelle profondità gelide dell'Atlantico, con uno speciale sommergibile, a 3.800 metri di profondità, al largo delle coste dell'isola canadese di Newfoundland. Per far raggiungere ai suoi clienti gli abissi dell'oceano, la società «Deep Ocean Expedition» userà due sottomarini russi «Mir», in grado di scendere a 6.000 metri. Che cosa si potrà vedere dagli inevitabilmente piccoli oblò del sommergibile non è difficile immaginarlo: qualche pezzo di metallo incrostato di un relitto vecchio... ma famosissimo. Il viaggio non sarà comodo: il sottomarino è piccolo, ospita due passeggeri, più il pilota, in compenso i «turisti» avranno un cestino da pic-nic. Il tempo necessario per la «gita» è di circa dieci ore durante le quali si dovrà fare a meno della toilette e anche del riscaldamento, il sottomarino è decisamente spartano. E il costo non è per tutte le tasche: 59.680 dollari a persona, circa 45mila euro, passaggi aerei esclusi. Nonostante questo sono molte le persone che si stanno prenotando per dare una sbirciatina al ponte e alla prua della «leggenda». Anche perché, spiega la Deep Ocean, un po' forse per invogliare i clienti, questa potrebbe essere una delle ultime spedizioni. Molti scienziati affermano che nel giro di qualche tempo il relitto scomparirà, consumato dai batteri. L'ultimo allarme è stato lanciato dai ricercatori della canadese Dalhousie University di Halifax, in Nova Scotia, secondo cui «il Titanic non ha più di 15 o 20 anni di vita», a causa dell'«Halmonas Titanicae», un batterio che sta banchettando con la carcassa rugginosa della nave. Non solo: si è accesa la polemica per il crescente afflusso di turisti in quel braccio di mare che, seppur dalla superficie, arrivano per vedere le acque dove l'iceberg squarciò la più moderna e ricca nave dell'inizio del Novecento. Sul fondo, infatti, cominciano ad essere visibili rifiuti di vario genere. Insomma il Titanic rischia in buona parte di essere divorato dai batteri e i pochi resti coperti di immondizia. In occasione del centenario torna in pista James Cameron, regista del film più famoso e visto della storia del cinema, appunto «Titanic», del 1997, con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Ma questa volta Cameron, che è canadese ed è cresciuto ascoltando della tragedia del Titanic, farà un documentario, dal titolo «Titanic: Final Word with James Cameron». Sarà trasmesso nell'aprile 2012 dal canale satellitare National Geographic. Cameron insomma si prepara a tornare sul Titanic, 14 anni dopo il film che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Il regista è un super-esperto: ha effettuato oltre trenta immersioni per riprendere e studiare da vicino il relitto. Assieme al documentario di Cameron verrà trasmesso anche un film del professore ed esploratore Bob Ballard: «Save the Titanic», che cercherà, come in un giallo, di capire in modo completo i motivi dell'affondamento. Ballard ha fatto parte della squadra di ricercatori che, per primi, individuarono il relitto del transatlantico nel 1985. Cameron per realizzare il suo documentario ha messo insieme un team eccezionale di ingegneri, architetti e studiosi di storia, per appurare in modo definitivo cause e dinamica dell'affondamento. Un'indagine «totale» mai tentata prima, che potrebbe cambiare molto di quello che si sa su cosa accadde. «È un fanatico del Titanic - ha commentato Michael Cascio, produttore esecutivo di National Geographic Channel, parlando del regista - È ossessionato dall'idea di trovare la vera causa del disastro. In questo momento sta confrontando le ricerche effettuate per il suo film del 1997 con le indagini svolte negli ultimissimi anni, per cercare di capire che cosa sappiamo di più di quell'incidente». E un'indagine recentissima ha appurato che il Titanic affondò a causa di 30 secondi di ritardo. Tanto si perse tra l'avvistamento dell'iceberg e l'ordine di cambiare rotta. Secondo quanto scritto dal Sunday Telegraph ad uccidere i 1.517 tra passeggeri e membri dell'equipaggio fu l'indecisione del primo ufficiale del transatlantico, William Murdoch, di turno in cabina di comando al momento dell'impatto. Murdoch vide in tempo la massa dell'iceberg, ma, forse paralizzato dal terrore, perse tempo prezioso per cambiare rotta e il timoniere, senza ordini, non reagì. E quegli attimi furono fatali.