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Albero di Natale

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Piace più l'abete finto ecologico e durevole con cristalli e tante luci

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Smontabile,ripiegabile, in plastica o in tricot, a scimmiottare l'effetto lana che caratterizza gli accessori per la casa. Per la prima volta in Italia si scelgono addobbi durevoli, ecologici e utili. Perché anche il decoro deve servire a qualcosa. Ci sono gli alberi in cioccolato decorati con sfere in pastafrolla, da realizzare con formine e stampi per dolci, da staccare dal ramo e servire in tavola agli ospiti. Vanno forte anche quelli di frutta secca, da lasciare come centrotavola per profumare l'ambiente. La parola d'ordine? Riciclare. Non se ne abbia a male Martin Lutero che, storia vuole, ebbe l'illuminazione di introdurre l'abete addobbato nella festività cristiana quale simbolo della vita rinnovata. Chi pensa però agli italiani come a un popolo diventato d'un tratto ecologista sbaglia. Infatti, la verità è un'altra: questo Natale non ci saranno abbastanza abeti per tutti. A detta degli agricoltori, ne mancheranno un milione e mezzo rispetto alla richiesta. Malgrado il 13% delle famiglie sia disposto a giurare che non allestirà alcun albero in casa. In compenso fuori, per le strade delle città, ce ne sono una sporta. Anche se a Roma il cono futurista in cartapesta, ecologico e patriottico, con fregi in rilievo quasi a richiamare il marmo bianco dell'Altare della Patria lì davanti, sarà sostituito dal più tradizionale abete, fa discutere quello decisamente elettrizzante nel parco acquatico SEA LIFE di Jesolo. Si chiama E-tree e si illumina grazie all'elettricità prodotta da un'anguilla che, con il movimento dei muscoli disposti lungo i fianchi del suo corpo, genera campi elettrici di centinaia di volt. Invece a Carmagnola, in provincia di Torino, c'è un grande «albero di Natale a pedali» che si illumina grazie ai «Flash Feet», pedalatori volontari che si daranno il turno per alimentare le lucine del grande abete, senza inquinare. Di tutt'altra natura quello choc antiusura di Giorgio Pisano, parroco nella chiesa Sacro Cuore di Portici, a Napoli: un albero di Natale «infestato» da sanguisughe esposto nel giardino della comunità, con l'appello a denunciare i «figli di mignatta». L'albero si potrà comunque ammirare da oggi, com'è tradizione, giorno in cui si commemora la solennità dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria. Ma in giro se ne vedono da giorni. Anche loro, gli Obama, lo hanno acceso il 3 dicembre, secondo una cerimonia che continua dal 1923, anticipando la tradizione nostrana. E hanno giocato d'anticipo i vip presenti alla rassegna «Il Natale dei 100 alberi d'autore», ideata da Sergio Valente con lo scopo di raccogliere fondi per NPS Italia Onlus, società per la tutela legale di sieropositivi e malati di Aids. Ovviamente gli alberi creati dai personaggi famosi sono in vendita. Ce n'è per tutti. Ha nappine in fili di seta, pietre, paillettes a forma di cuore, piume, microcristalli e macro lustrini iridescenti il «Burlesque Tree» firmato dalla griffe Gattinoni e ispirato ad Artemide e all'icona del Burlesque Dita Von Teese. Invece il più «morbidoso» dell'evento, in vello di mongolia, può essere riusato in salotto visto che si trasforma in un cuscino caldissimo: è l'idea Bertoletti 1882. Diversa da quello La Perla addobbato di lingerie.

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