La cucina diventa il set di attrici e giornaliste
Simoltiplicano i libri di cucina di personaggi noti che condividono col pubblico la loro privata passione per i fornelli. Gwyneth Paltrow, Eva Longoria e Sheryl Crow come Serena Autieri e Benedetta Parodi: cuoche per niente disperate che, per diventare normali, si inventano gustosi menu. A lanciare la tendenza fu per primo Aldo Fabrizi che, non solo era una buona forchetta, ma dedicava poesie romanesche al cibo. A seguire l'esempio fu poi Ugo Tognazzi, tallonato dal comico barese Vito, da Gerard Depardieu e Mario Lopez. Che dire della merenda bio di Jovanotti: pane, zucchero e vino? Nulla di fronte a Cesare Cremonini, che prepara una superba spuma di mortadella e Gianna Nannini, che stupisce con i fusilli alle zucchine. Comunque racconti di vip le cui ricette si affiancano a quelle indicate da miti di fantasia del calibro di Peanuts e Miss Piggy. Anche il mondo sportivo non è restato a guardare, coinvolgendo da Andre Agassi a Maria Sensi. Idem per personaggi di saghe cult del calibro di Star Trek e della famiglia mafiosa dei Soprano, capaci di far business anche con la loro crostata di mele. È di qualche giorno fa la notizia del ritrovamento delle ricette di Liz Taylor che, con i suoi manicaretti, ha aperto la porta della cucina delle dive condensata in un titolo macabro-culinario ( Dead Celebrity Cookbook). Non si scandalizzino i fedeli del Talismano della felicità (noto testo di cucina). Antonella Clerici che con la sua Prova del cuoco, in tv e in edicola, ha fatto dimenticare Wilma De Angelis è roba da poco di fronte all'Italia più simile a una grandissima cucina che allo stivale, con la tv sempre accesa, dove sono poche a fare flop. Ma è accaduto anche questo, a Elisabetta Canalis ne La notte degli chef. Fatto sta che il benesse ora si trova più in cucina che nelle beauty farm o nelle palestre. E poco male se in questi ricettari vip a volte basta saltare la parte biografica, come quella dove Gwyneth Paltrow ammette che «il forno a legna per le pizze in giardino è stato il miglior investimento della mia vita». C'è gente a cui piace immaginare di trovarsi in una cucina caliente, come quella della Longoria, che confessa di aver cominciato la sua avventura in cucina a sei anni, con il Dolce Forno. Ve lo ricordate? Roberta Maresci