Raiuno Il 29 e il 30 novembre in prima serata Beppe Fiorello «Sarò sempre tuo padre» Gli uomini separati finiscono in una fiction

Certo,quello di Rosario è un traino enorme, ma c'è un gradone tra quello che propone lui e quello che proponiamo noi. Questa volta rischiamo di perdere il pubblico femminile. Speriamo bene. A prescindere dagli ascolti, io ho mirato al tema e credo, in questo modo, di avere fatto servizio pubblico». Si tratta, infatti, un problema sociale che comincia a ricorrere nelle rubriche d'informazione: il disagio degli uomini separati, costretti a rinunciare alla casa, alla coppia e ai figli in un solo colpo, ritrovandosi spesso in tragiche condizioni economiche. L'attore siciliano, già meraviglioso interprete televisivo di figure nobili da Salvo D'Acquisto a Giuseppe Moscati, è Antonio, quarantenne nonché brillante venditore di auto che, la sera in cui si accinge a festeggiare l'anniversario di matrimonio con la moglie Diana, si sente dire dalla donna che non lo ama più e che ha deciso di separarsi. L'uomo, ridotto a mangiare alla mensa della Caritas, precipita in un abisso dal quale sembra non riuscire più a riemergere fino all'incontro con un gruppo di padri nella sua stessa situazione: grazie a loro troverà la forza di iniziare la risalita e, soprattutto, di riconquistare il rispetto del figlio. «Quando abbiamo iniziato le riprese di questo film, ero diventato marito da pochi mesi. Mi sono chiesto come avrei reagito io», ha raccontato Beppe Fiorello. «Faremmo un errore se ci mettessimo a giocare a maschi contro femmine. Cerchiamo di capire che esistono padri che piangono perché non possono vedere i figli, spesso usati dalle madri come merce di scambio». «Le leggi vigenti in materia penalizzano l'uomo senza tenere conto che le spese si raddoppiano ma gli stipendi rimangono gli stessi», ha commentato il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce e il regista Lodovico Gasparini ha aggiunto: «Abbiamo voluto raccontare il terribile dolore di un padre che riceve dalla moglie la notizia della separazione. Io sono uno dei due milioni di padri separati che vivono in Italia, 900 mila dei quali sono finiti sotto il livello di povertà».