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James Dean e i segreti della «Hollywood bruciata»

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Scrittoe diretto da Francesco Zippel il documentario mette in evidenza anche i lati oscuri di una psicologia complicata. Su tutto domina il rapporto con James Dean, attore da cui ricavò il meglio in «Gioventù bruciata» e dal quale ebbe misurata fiducia. Ammiratore di Elia Kazan, Ray sembra aver reso anche una testimonianza a proposito dei comunisti del cinema: molti cineasti di sinistra lo accusarono infatti di essersi comportato in modo scorretto. Questo non impedisce però di riconoscere al regista di «Johnny Guitar» una genialità pronta a dissiparsi anche in progetti senza successo, ma capace anche di offrirsi all'arte cinematografica. Già presentato alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma - Sezione Extra - «Hollywood bruciata - Ritratto di Nicholas Ray» è un film che ceòebra il centenario della nascita del regista (7 agosto 1911), ricordando il grande Ray, considerato uno degli autori che reinventarono il cinema americano nel decennio più difficile della storia di Hollywood - negli anni '50 che segnarono la fine del cinema classico e del sistema degli Studios colpiti dalla concorrenza della tv. La sua carriera è raccontata attraverso testimonianze esclusive e inedite con rari materiali d'archivio per rievocare un artista che ha lanciando nel firmamento hollywoodiano giovani attori come James Dean, Natalie Wood, Sal Mineo e consacrando divi come Humphrey Bogart, John Wayne e Robert Ryan. Tra gli anni '50 e '60 film come «Il diritto di uccidere», «La donna del bandito», «Gioventù bruciata» e «Johnny Guitar» gli hanno assicurato una fama straordinaria, ma una vita di eccessi lo ha relegato ai margini di Hollywood, fino al commovente omaggio di un giovane Wim Wenders che ne ha celebrato la grandezza nell'inedito ruolo di attore in «L'Amico Americano» e nel film testamento «Lampi sull'acqua - Nick's Movie». Non mancano testimonianze esclusive della quarta e ultima moglie Susan, dell'allievo Tom Farrell passando per il decano dei critici americani Andrew Sarris, il biografo Bernard Eisenschitz, il divo Robert Wagner e lo sceneggiatore di «Gioventù bruciata» Stewart Stern. Din. Dis.

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