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Come i pinguini hanno rubato la scena a cani, gatti e topi

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infatti,dopo l'esordio di Topolino il 18 novembre 1928, al Colony Theatre di New York, con il cartoon «Steamboat Willie», è nato un intero universo di topi. Walt Disney ha inventato Topolinia, al suo Mickey Mouse ha consegnato una eterna fidanzata, Minnie. Poi sono arrivati i nipotini Tip e Tap... Insomma un impero di fumetti e cartoon (ma con soldi veri), al quale si sono aggiunti cani, gatti, paperi. Adesso l'impero sta cedendo terreno, anzi è in piena ritirata davanti alla calata della nuova «razza padrona»: i pinguini. Direttamente dall'Australia dove, evidentemente, di pinguini se ne intendono, arriva nelle sale italiane domani, dopo la prima internazionale una manciata di giorni fa: «Happy Feet 2», naturalmente, vista la moda del momento, anche in 3d. Dopo il successo del primo episodio della saga (perché a questo punto di saga bisogna parlare) del 2006, arriva il secondo episodio con (più o meno) gli stessi protagonisti: dei simpatici pinguini imperatore. La regia è sempre di George Miller. Nel primo film le voci originali erano blasonatissime: Nicole Kidman, Hugh Jackman, Brittany Murphy, Robin Williams, Elijah Wood. In questo 3d restano Elijah Wood e Robin Williams, in più arrivano a fare i pinguini Matt Damon e Brad Pitt. Insomma topi, cani, gatti e altri generi di bestie tremate perché la dominazione assoluta di certe specie su fumetti e cartoni animati è terminata ed è cominciata l'era dei pinguini. È cominciata, alla grande, da un bel po' di tempo. Il primo «colpo d'ala» si ebbe con «La marcia dei pinguini», bellissimo documentario del 2005 di Luc Jacquet. Il film naturalistico sulla vita del pinguino imperatore in Antartide, circa un'ora e mezza, ottenne un successo eccezionale. Frotte di persone corsero al cinema per vedere la lotta per la vita delle famiglie di pinguini. E non è che il film avesse goduto di un lancio particolare. Vinse un Oscar e questo sicuramente gli fece buona pubblicità, ma quello che funzionò di più fu il passaparola. E la simpatia. L'edizione italiana fu arricchita anche dalla voce di un narratore speciale: Fiorello. Da quel momento parecchie cose sono cambiate nell'universo della fantasia dei più piccoli. Regge Topolino (tra una crisi e l'altra), hanno seri problemi di identità Tom e Jerry. Pixie e Dixie sono praticamente scomparsi, mentre Topo Gigio spera sempre nel revival. Anche cani, gatti e paperi sono finiti in analisi: Pippo, dimenticato, ingrassa continuando a mangiare le noccioline che lo fanno diventare «super». Orazio e Clarabella si sono iscritti alle liste di disoccupazione. Contemporaneamente la serie tv animata svizzera «Pingu» (nata negli anni Ottanta) viene ripescata e rilanciata. Le avventure minimaliste di Pingu e Pinga tengono incollati davanti al televisore milioni di bambini. I pinguini del celebre cartoon «Madagascar», proprio nel 2005, sono «evasi» e hanno conquistato un filmino tutto loro: «Christmas Caper», intanto frotte di simpatici animali in frac, grassottelli, magri, con buffi cappelli e qualcuno anche con il sigaro, sono spuntati ovunque. Il futuro, assieme al Re Leone, è tutto degli animali esotici.

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