A CENA SU MARTE
Venerdìparte la missione Nasa «Mars Science Laboratory», che, per l'agosto 2012, porterà sul Pianeta Rosso «Curiosity», robot e grande laboratorio mobile destinato a cercare tracce di una vita passata. Il rover, pesante una tonnellata, è già stato integrato nel lanciatore Atlas V, nella base dell'Aeronautica degli Stati Uniti a Cape Canaveral, in Florida. Ma per un passo avanti se ne fa uno indietro. Anzi due. Steve Squyres, professore di astronomia della Cornell University, l'altro giorno ha dichiarato amareggiato che «l'amministrazione del presidente Obama non è pronta ad impegnarsi pienamente per una missione congiunta euro-americana su Marte nel 2016, per riportare dei campioni di suolo sulla Terra». E la missione russa Phobos-Grunt, lanciata qualche giorno fa verso il Pianeta Rosso, sembra irrimediabilmente bloccata nell'orbita terrestre. In pratica fallita. Verso Marte vengono lanciate sonde e satelliti (e qualcuno lo raggiunge pure), ma la conquista del pianeta da parte di un equipaggio, magari di nazionalità mista, sembra allontanarsi. Wernher von Braun, il papà del Saturno V, lo stesso anno dello sbarco sulla Luna, propose al Congresso degli Stati Uniti un progetto per la conquista di Marte entro il 1981. Un piano completo che non poneva problemi tecnici superiori a quelli dell'impresa lunare e con costi affrontabili. Ma non se ne fece nulla. Comunque Marte resta là. E adesso è a portata di tutti: con «Next Step Mars», gioco di simulazione dell'Agenzia Spaziale Italiana, dedicato agli appassionati dei tablet e degli smartphone Apple. L'App, scaricabile gratuitamente e realizzata da Pixel Age per l'ASI, è un sofisticato gioco di simulazione nel quale si devono gestire un gran numero di risorse a disposizione (e anche reperirne di nuove) per portare a termine la missione: colonizzare il Pianeta Rosso. Con una accattivante grafica 3d è un videogioco di quelli «buoni», del tipo «gioca e impara». «Next Step Mars» è stato pensato per avvicinare il grande pubblico al mondo dello spazio e della ricerca scientifica e per far conoscere l'ASI. Il gioco funziona così: in un prossimo futuro le agenzie spaziali mondiali, ASI in testa, decidono di iniziare la colonizzazione, su larga scala, di Marte. Per raggiungere questo obiettivo, però, occorre costruire una super-base orbitante intorno alla Terra, sulla quale sarà poi assemblata l'astronave che attraverserà lo spazio fino a portare uomini, mezzi e materiali in massa per realizzare la prima colonia umana sul Pianeta Rosso. E del Pianeta Rosso cominciamo ad avere un'idea abbastanza definita: immagini recentemente inviate dal satellite Nasa «Mars reconnaissance orbiter», rivelano che la superficie sabbiosa del pianeta è molto più mossa di quanto si pensasse. La sonda ha mostrato «dune di sabbia in movimento in decine di luoghi, con spostamenti per diversi metri». Nathan Bridges, ricercatrice in fisica applicata alla Johns Hopkins University, ha spiegato che «o Marte ha più raffiche di vento rispetto a quello di cui eravamo a conoscenza, o i venti sono capaci di trasportare più sabbia. Queste nuove osservazioni stanno cambiando completamente la nostra prospettiva». Mars reconnaissance orbiter è stato mandato in orbita nell'agosto del 2005 per studi approfonditi finalizzati a una futura «cena su Marte».