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Fiorello vs Zalone la sfida dei comici

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Fiorello su Raiuno per quattro puntate, Checco Zalone presto a Canale 5 per due giorni. I comici del momento protagonisti di prime serate televisive. Entrambi del Sud (il primo siciliano, il secondo pugliese), collezionano frotte di spettatori ovunque: in radio, a teatro, al cinema (è il caso di Zalone, «Che bella giornata», al secondo giorno di programmazione aveva superato negli incassi un film come «Avatar»). Andiamo con ordine: Fiorello. «Il più grande spettacolo dopo il week-end» partirà il 14 novembre, Raiuno. Tra gli ospiti Bublé, Giorgia («Fiorello? Da lui ci vado»), il tennista Djokovic, i Negramaro, Elisa, Jovanotti. La promessa è uno show «interattivo», nel senso che non mancheranno riferimenti alla Rete. La novità più importante è racchiusa in una sfida: Fiorello, infatti, andrà in onda la stessa sera del Grande Fratello che, a dirla tutta, la scorsa settimana non ha sfondato con gli ascolti (17,2% di share). Le prove sono iniziate allo Studio 5 di Cinecittà e, la scenografia, è firmata da Castelli. Lo show-man, ieri a sorpresa all'Arena firmata Giletti di Raiuno, ha delineato le linee guida del programma: «Niente politica. Viva il varietà». E ha aggiunto: «Oggi i politici li vediamo ogni giorno, c'è satira politica, c'è Crozza, il re della satira in assoluto che è Guzzanti. Quindi io penso che il pubblico da me non si aspetti quello ma si aspetti il più grande spettacolo dopo il week-end». Chissà però se non ci scappa un Fiorello-Napolitano. Qualche anno fa, durante «Viva Radio 2», in studio arrivò una telefonata. Fiorello imitava Ciampi e questi lo chiamò per fargli gli auguri di compleanno. Specificando: «Fai bene a bacchettarmi un po'». Il costo complessivo delle quattro puntate dello show, ammonterebbe a 12 milioni di euro ma la Rai ha precisato che Fiorello percepirà, su sua stessa proposta, lo stesso cachet del 2004: 300.000 euro a puntata. Checco Zalone, un capitolo a parte. Il suo show - annunciato in pompa magna dalla presentazione dei palinsesti Mediaset - è in via di definizione. E mentre la domanda è «chi conquisterà il più alto punteggio in termini di ascolti», ecco quello che già si sa: le puntate saranno due, e verranno registrate alla fine di novembre a Milano. Le prime serate si svolgeranno a dicembre (la data è in via di definizione) e andranno in onda su Canale 5. In questo momento, il comico è impegnato nel tour tutto teatrale «Resto umile» ed è in giro per l'Italia. Sicuramente nello show le gag, rispetto al teatro, saranno rinnovate. Un aneddoto riguarda la sua storia: era un comico di «Zelig» quando, il figlio adolescente di Valsecchi, consigliò al padre di produrlo per il cinema. Ma nonostante il successo indiscusso riscontrato sul pubblico, Zalone ha ricevuto più di qualche frecciatina. Una gli è arrivata, ad esempio, dal ministro La Russa quando ha riconosciuto di aver visto il suo film ma di esserne rimasto «deluso». Ultimamente ci si è messo anche Michele Santoro, che pur ammettendone la bravura, ha commentato: «Che credibilità ha la Rai senza satira? Va bene Zalone, ma dobbiamo vedere solo Zalone?». A proposito di satira e di comici «televisivi»: ci sono i già citati (da Fiorello) fratelli Guzzanti (soprattutto Corrado, nato nelle fila di Serena Dandini ora «orfana» di programma) e Crozza, che ha spopolato su La7 con «Italiand» e a cui basta una parrucca bianca per diventare Zichichi, un maglioncino blu per trasformarsi in Marchionne e un sigaro per fare Bersani. E, tra i nomi, forse non vanno dimenticati la Littizzetto, regina dei suoi venti minuti su Raitre a «casa Fazio» («Che tempo che fa»), Albanese, Brignano. E «I soliti idioti» che ora sono al cinema (piacciono? Sarà anche il numero dei biglietti venduti a dirlo).

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