L'originaria ambiguità surreale sostituita da un'atmosfera angosciosa
Siperde però l'ambiguità surreale di Eduardo che costringeva il pubblico a dilaniarsi sulla tendenza del protagonista a credere realmente nella presenza dei fantasmi. Qui si vira, infatti, verso un'atmosfera cupa, livida, angosciosa, radicalmente terrestre, in cui il vantaggio economico prevale sul desiderio di conoscere la verità. E' probabilmente il segno dei nostri tempi assai smaliziati che induce Ranieri a superare l'ingenuità o la timidezza del modello per tratteggiare una pulsione parassita giustificata dalla frustrazione personale e sociale. Il clima di suspense è favorito dalle composizioni sonore per violino nonché dalle inquadrature cinematografiche da noir, spesso dall'alto. Il finale insiste sul pirandellismo della scelta della finzione come unica via per riscattare un destino umiliante. T. D. M