Fiorello ringrazia Napolitano e scherza su Silvio
Echiude con l'inno di Mameli rap e l'omaggio alla gente d'Italia che non s'arrende e al presidente Napolitano «che ha tenuto botta». Così, Fiorello è tornato su Raiuno con «Il più grande spettacolo dopo il weekend», in diretta dallo storico Teatro 5 di Cinecittà, quello di Fellini. All'edicolante Cesare l'onore di scaldare il pubblico nell'anteprima della puntata con la rassegna stampa registrata (ieri mattina) da Fiorello con il suo smartphone per Twitter. Il divo è salito in taxi (proprio come nell'ultima puntata di «Stasera pago io» del 2004) con il maestro Enrico Cremonesi come conducente d'eccezione. Immancabili le battute sul governo dimissionario e su quello nuovo: «Non è successo niente in questi giorni, tranne le dimissioni più importanti. Sono passati 17 anni e nemmeno è diventato maggiorenne - ha scherzato riferendosi alla carriera politica di Berlusconi - E poi, si vede che c'è crisi, le monetine le tiravano e se le riprendevano», ha detto rievocando il tiro delle monetine di sabato sera davanti a Palazzo Grazioli. E ancora: «Comunisti giubili; Fassino ha festeggiato, pensate, ha persino cenato. C'erano pure quelli tristi. Sandro Bondi piangeva e declamava poesie: "ei fu. ei fu, ei fu". E la Santanchè piangeva pure lei. Ma adesso abbiamo il più grande governo». E dopo una pausa: «Signor Monti ma chi gliel'ha fatto fare?». E via ai saluti nel parterre della platea: a cominciare da Luca Giurato e da Michelle Hunziker che ha parlato in tedesco, sollecitata da Fiorello, rivolgendosi alla Merkel per dirle: «Angela, lei ha un culetto piccolo piccolo...». Tra gli ospiti sul palco spumeggiante ecco sfilare Giorgia che canta le canzoni per i bambini e la ninna nanna con la sua voce portentosa. E arrivano i Negramaro, Marco Borriello, mentre il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, dimostra sorprendenti doti di cantante e di imitatore del suo rivale Rafael Nadal. Non manca nemmeno Marco Baldini, da Fiorello definito «la mia dolce metà». E tanti cavalli di battaglia e canzoni classiche napoletane da lui rivisitate con ironia. Lo spettacolo, partito qualche minuto dopo le 21, si è chiuso verso qualche minuto dopo la mezzanotte. «Per il mio nuovo programma ho avuto carta bianca dalla Rai - aveva detto ieri nella conferenza stampa prima dello show - L'unico divieto è baciare il direttore di Raiuno, Mario Mazza, ma l'ho già fatto in privato. In questi ultimi 7 anni ho fatto tanti spettacoli dal vivo, quasi mille date: tornato in tv, con i suoi tempi e tutte quelle telecamere, mi sono chiesto: "Che cosa ci faccio qui?". Sono cambiato anche nei modi di pormi con il pubblico: sono più spregiudicato». Dina D'Isa