Al Bano & Romina C'era una volta la coppia «Felicità»
Maquando il matrimonio finisce, inizia la guerra dei Roses. Soprattutto se ci sono in ballo lauti patrimoni. Al Bano e Romina cantavano «Felicità». Mano nella mano. Col sorriso stampato sul volto. Era il festival di Sanremo 1982 e loro due l'immagine dell'amore. Da allora sono passate ere geologiche. Non solo la separazione, una nuova relazione, un nuovo lavoro e la scomparsa di una figlia, ma anche una guerra senza esclusione di colpi. In questi giorni l'ultimo atto. Forse il più velenoso. Il botta e risposta arrivato sugli schermi tv di Telecinco. La prima a essere ospitata è stata Romina che ha parlato della figlia Ylenia. «Lei aveva un rigetto completo per Al Bano, litigavano sempre. Mi diceva: "Mamma, te ne devi andare, io un giorno me ne andrò"». Romina ha gridato i suoi sospetti su Ylenia, ma ha svelato anche retroscena sul suo rapporto con Al Bano. «Quando l'ho conosciuto - ricorda la Power - era così diverso dagli altri ragazzi che mi giravano intorno. Mi mandava centinaia di rose rosse, mi portava i prodotti di Cellino, componeva canzoni per me». Ma la Power confida anche le ombre di quell'amore. «Per anni mi è parso di no. Ma poi...Il marito Al Bano? Se lo contrariavo si arrabbiava, urlava. Era un dittatore. Una volta mi ha dato un calcio». Non si è fatta attendere la risposta del diretto interessato. «È garantito, sono convinto che la droga abbia distrutto il nostro matrimonio - ha detto Al Bano - Non volevo essere compagno di vita di una donna coinvolta in questo genere di cose». Al Bano ha anche sostenuto di credere che Romina si sia drogata con la figlia. «Su questo aspetto Romina ha mentito con la stampa, in un libro che ha scritto e in tante altre occasioni - ha sostenuto il cantante di Cellino - Frequentava questo tipo di società, dove si viveva in questo modo. Stava sempre con gente che fumava. Quando Ylenia era al King's College a Londra è venuta da me e mi ha detto: "Ho preso 30 e lode all'esame perché ho fumato marijuana e mi ha dato un'energia incredibile". Io le ho risposto che non era frutto suo e avrei preferito un cinque e lode». Al Bano prosegue affondando il colpo. «Sono senza parole è come fosse un'altra persona - ha aggiunto - Tutto quello che dice non è vero, non l'ho mai maltrattata. L'ho trattata come una Madonna. Non mi aspettavo da lei che mi gettasse addosso tanto fango. Questo mondo che racconta non mi appartiene. Chi mi conosce è testimone. Le mie figlie mi sono testimoni. Il mio pubblico. Sono il miglior padre del mondo e lo posso dimostrare. Il quadro che ha dipinto Romina, lo rispedisco al mittente». A caso già scoppiato, ieri la Power è stata più conciliante: «La mia intervista sulla sparizione di mia figlia Ylenia è stata malinterpretata e messa fuori contesto. Non ho mai voluto trattare il mio ex marito come un uomo violento. Non è mai stata la mia intenzione e chiedo scusa se è questa l'immagine che è arrivata al pubblico». In difesa del cantante è intervenuta anche la figlia Cristel: «Mia madre - ha detto - è una donna che ha una ferita aperta. Mio padre è la persona più vicina da colpire. Lei ora vive in una sua realtà, un universo parallelo. Mio padre è la mia forza, l'uomo che mi ha insegnato ad amare la vita». Intanto la storia non sembra chiusa. L'avvocato di Romina Power fa sapere che la sua assistita si riserva azioni contro le dichiarazioni di Al Bano. «Tali dichiarazioni - si legge in una nota - sono del tutto non veritiere, altamente diffamatorie e lesive della onorabilità di Romina e della figlia Ylenia». Tra eredità di primo e secondo letto la guerra continua.