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Il quinto Beatles fa il latin lover nella storia a fumetti

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Eranocinque ragazzi a cavallo dei 18 anni in cerca di fortuna e molto sicuri di sé. Soprattutto quello che faceva un po' il capetto, un tale John Lennon. E proprio nell'inverno del '60 quei ragazzi erano andati a cercar fortuna in Germania, ad Amburgo. Dormivano in alloggi di fortuna e si esibivano in locali di periferia, anche mal frequentati. Ma erano ancora in cinque. A John Lennon, George Harrison e Paul McCartney si aggiungevano Pete Best alla batteria e Stuart Sutcliffe al basso. Stuart era un bel ragazzo di Liverpool che, oltre a suonare il basso, sognava di fare il pittore. Durante il soggiorno ad Amburgo, però, la sua vita cambiò. Per sempre. In modo irrevocabile. Anche questa volta è il caso di dire cherchez la femme. Stuart perse la testa per una fotografa tedesca che cominciò a seguire i primi passi del quintetto inglese. Astrid Kirchherr fu un vero colpo di fulmine. Ospitò Stuart a casa sua e tra loro cominciò una storia d'amore fatta di passione, tenerezza, complicità e programmi di vita insieme. Anche perché Stuart non era convinto della strada intrapresa con Lennon & Co. La vita del rock non faceva per lui. Suonare tutti i giorni e fare tardi nei locali era troppo faticoso per lui. Stuart preferiva una vita più tranquilla, più riflessiva, più casalinga. E la vita di coppia con Astrid gli permetteva tutto questo. La ragazza gli aveva anche messo a disposizione uno studio tutto suo dove poter dipingere in santa pace. Cosa chiedere di più? Tanto è vero che, quando si è presentata l'occasione, Stuart non ci ha pensato due volte e ha lasciato i Beatles per restare accanto alla sua Astrid. L'avventura tedesca della band, infatti, volgeva al termine e c'erano da fare le valigie per tornare a Liverpool. Su quel treno, però, salirono tutti tranne lui. Tutti tranne Stuart Sutcliffe, il bassista-pittore che aveva trovato l'anima gemella. All'inizio degli anni Sessanta era già tutto scritto. I quattro Beatles «superstiti» decisero di non sostituire Stuart ma di utilizzare il giovane Paul McCartney anche come bassista. Alla batteria Pete Best sarebbe stato sostituito da Ringo Starr. Era quella la formazione che, di lì a poco, sarebbe entrata nella storia della musica. Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr: un'alchimia perfetta per far voltare pagina al rock. Fin qui la storia vera della band più famosa. Fino al tragico epilogo. Quando i Beatles cominciavano a pubblicare i primi 45 giri, ad Amburgo Stuart Sutcliffe stava male. Cominciava a manifestare svenimenti e strani malesseri. Sempre peggio, fino al 10 aprile '62, quando morì per un'emorragia cerebrale sull'ambulanza che lo stava portando in clinica. Stuart è stato sepolto nel cimitero di Huyton, nei sobborghi di Liverpool. Indossava un abito confezionato per lui da Astrid. Tutto questo nella ricostruzione a fumetti fatta da Arne Bellstorf, tedesco di Dannenberg. Il suo libro si intitola «Baby's in black» ed è edito da Blackvelvet. Fino al 17 dicembre al Goethe Institute di Roma, la mostra con le tavole del fumetto. Perché i Beatles hanno ancora molto da dire.

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