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Cattelan, l'artista «fuori dalle cornici»

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Paradossalmentesono questi i temi preferiti dall'artista contemporaneo più divertente, controverso e provocatorio, Maurizio Cattelan. Un vero e proprio enigma, un buffone per alcuni, il grande interprete delle inquietudini e delle contraddizioni del nostro tempo per altri. In ogni caso, nel bene e nel male, alcune fra le sue invenzioni più sorprendenti sono ormai icone dell'arte di oggi: fantocci di bambini impiccati, cavalli sospesi nel vuoto, Hitler immerso in una preghiera, Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite, un colossale dito medio alzato come monito e sberleffo nella piazza della Borsa di Milano. Due volumi appena pubblicati ci aiutano a capirlo meglio e a guardarlo con rispetto, ci piaccia o meno. Il primo, che ironicamente si presenta come un austero libro di narrativa, è invece il catalogo della grande mostra appena inaugurata nel Solomon R.Guggenheim di New York, oltre che la prima e definitiva monografia dell'artista padovano di nascita. Sì, perché Cattelan ha annunciato che dopo questa mostra si licenzierà anche dal mestiere di artista. Intitolato «All» (Skira) curato da Nancy Spector, il volume raccoglie ed analizza oltre 130 lavori e ci fa comprendere anche perché l'artista si autodefinisca «serio come la morte». E la temuta «signora vestita di nero» è protagonista anche dell'autobiografia in forma d'intervista (con Catherine Grenier) «Un salto nel vuoto. La mia vita fuori dalle cornici» (Rizzoli). Figlio di un camionista e di una donna delle pulizie per molti anni gravemente ammalata, il giovane Cattelan è passato con enorme insoddisfazione tra i lavori più umili, sviluppando un senso d'inadeguatezza e di paura del fallimento. Gli ultimi due erano in un ospedale e in un obitorio: ecco l'esperienza diretta e «tattile» del passaggio attraverso la vita, la malattia, la morte e il deperimento del corpo. «Resto sempre sorpreso – ha detto Cattelan – quando la gente ride di alcune mie opere: forse di fronte alla morte il riso è una reazione spontanea». Licenziatosi definitivamente, Cattelan decise di prendere in mano il proprio destino e si è buttato a capofitto nel mondo dell'arte contemporanea, ecumenico, glamour, ansioso di novità e di divertimento. Ora è una star, le sue opere sono quotate vari milioni di euro, ma non ha dimenticato il proprio passato.

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