Avati mette d'accordo anche i politici
Lapellicola, dall'11 novembre distribuita in 250 sale da Medusa, rievoca la storia d'amore dei nonni del regista in una Bologna degli anni Trenta (ricreata a Fermo), con un cast d'eccezione. Allora, gli uomini erano dei gran lavoratori che amavano il vino e le donne, tradendo sempre le mogli che puntualmente li perdonavano. Il giovane Carlino (Cesare Cremonini, ex cantante dei Lunapop) viene obbligato dal padre contadino (Andrea Roncato) a scegliere una delle due figlie zitelle del padrone (Gianni Cavina). Ma il ragazzo s'innamora della terza figlia (Micaela Ramazzotti), che l'uomo ha avuto dalla seconda moglie (Manuela Morabito). Le nozze si faranno a patto che il ragazzo rinunci almeno fino alla cerimonia alle altre donne. Un'astinenza che durerà fino a pochi minuti prima dell'agognata consumazione, quando il Carlino (lasciata la sposa in albergo) la tradirà. «Il mio personaggio ingoia amaro, accetta il tradimento come facevano le donne dell'epoca - ha spiegato Ramazzotti - Avevano una grande capacità di perdonare e un cuore grande, come dice Pupi che, perché sapevano sopportare. Io però non reagirei come loro: se mio marito (Paolo Virzì ndr) mi tradisse finiremmo diritti sulle pagine di cronaca nera. Interpreto una donna ingenua, che parla in romanesco, greve, un po' tonta e sempre imbronciata, ma ostinata e romantica». Cremonini si è detto invece «orgoglioso di interpretare il nonno di Pupi. Mi sono messo in gioco grazie ad Avati che, con i suoi racconti di fanciullesca saggia, mi ha regalato una magia: ora sto scrivendo un nuovo disco che avrà nelle sue corde qualcosa di questa esperienza. Però, sono arrabbiato con Pupi che ha fatto scrivere le musiche a Dalla e non a me», ha concluso scherzando l'artista. Il regista è apparso solo sul red carpet, dopo il malore che lo ha colpito domenica sera mentre vedeva al Festival il film inedito di Lelio Luttazzi, «L'illazione»: «È l'emozione che mi ha fregato, quell'emotività che arriva con l'età, vedere il film su Luttazzi mi suscitato commozione e mi ha creato una specie di blocco intestinale che io credevo fosse infarto», ha raccontato da casa il regista 72enne prima di arrivare in passerella. «Mio fratello - ha aggiunto il produttore Antonio Avati presente all'incontro stampa di ieri mattina con gli attori - ebbe un infarto nel 1987 e i sintomi dell'altra sera gli sembravano gli stessi. Abbiamo chiamato l'ambulanza e ne sono arrivate due ma, dopo gli accertamenti, al Policlinico ci hanno rassicurati». Maya Sansa in concorso - In programma c'era ieri anche «Voyez comme ils dansent» di Claude Miller, con l'attrice italiana Maya Sansa. La storia è l'incontro tra due donne: Lise, regista francese (Marina Hands) che attraversa il Canada per conoscere Alexandra (Sansa), medico di frontiera e ultima compagna del suo ex marito, artista, clown e performer di fama mondiale (James Thièrrèe) scomparso nel nulla. Per l'attrice, che vive da tempo a Parigi, la sua «non è stata una fuga. Sono curiosa e mi piace girare, ma amo l'Italia, Roma e mi piace lavorare qui, però la curiosità mi ha spinto a vedere le diversità dei registi e degli spettatori francesi rispetto a quelle degli italiani». Il Mercato sale - Con un incremento di circa il 4% in 5 giorni e oltre 800 accreditati, tra compratori, venditori e produttori, chiude il Mercato Internazionale del Film/The Business Street. Confermato il successo delle passate edizioni con un'importante novità: per il 2012 le attività si sposteranno al Museo MAXXI che si affiancherà alle location di via Veneto. Intanto sono state concluse molte trattative, tra cui quelle per il film «Hotel Lux» di Leander Haussmann, acquistato in Italia da Archibald Enterprise. È stata poi offerta con il Talents ad Work organizzato da Cinecittà Luce, Anica e Unefa, una panoramica di trailer dei film italiani sul set o in post produzione. Successo anche per l'Industry Books, dedicato a incontri tra produttori ed editori e per il mercato di coproduzione la Fabbrica dei Progetti.