Roma Film Fest, la Gerini racconta il "domani" delle donne
E' stata Penelope Cruz l'altra sera, insieme a Sergio Castellitto, a dare il via alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (27 ottobre-4 novembre). Ieri la manifestazione ha preso ufficialmente il via con la proiezione di "The Lady", la pellicola sulla vita dell'attivista birmana premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, diretta da Luc Besson. Il filo conduttore sarà un omaggio alle grandi donne, e per presentare i propri film arriveranno a Roma nei prossimi giorni grandi interpreti come Olivia Newton Jonh, Maggie Gyllenhaal, Isabelle Huppert, Charlotte Rampling, Kristin Scott Thomas, Noomi Rapace. Quattro film italiani in concorso: "Il cuore grande delle ragazze" di Pupi Avati con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti, "La kryptonite nella borsa" di Ivan Cotroneo con Valeria Golino e Luca Zingaretti, "Il mio domani" di Marina Spada con Claudia Gerini, e "Il paese delle spose infelici" di Pippo Mezzapesa, tratto dal romanzo di Mario Desiati. C'è attesa anche per "L'industriale" di Giuliano Montaldo, fuori concorso, che affronta il tema della crisi economica attraverso la figura di un industriale torinese. Tra i film stranieri in concorso destano invece curiosità "Hysteria", di Tanya Wexler, commedia sull'invenzione del vibratore e "Une vie meilleure" del francese Cédric Khan, sulle difficoltà economiche di una coppia e il dramma emigrazione. Fuori concorso verranno presentati invece due film molto attesi: "My Week with Marilyn", con Michelle Williams nei panni dell'attrice scomparsa, e "Too Big to Fail - Il crollo dei giganti", di Curtis Hanson, che racconta la crisi finanziaria del 2008 e il fallimento della Lehman Brothers. Tra gli eventi speciali del Festival farà discutere il documentario "148 Stefano. Mostri dell'inerzia", che ripercorre, attraverso le testimonianze di familiari e avvocati, gli ultimi giorni di Stefano Cucchi, il ragazzo morto il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare, 6 giorni dopo il suo arresto, in circostanze ancora poco chiare. Mercoledì 2 dopo la proiezione del documentario ci sarà un incontro pubblico con la sorella di Cucchi, Ilaria. Nella sezione "L'altro Cinema", dedicata all'attualità e ai documentari, verranno presentati fra gli altri "Dead Men Talking", su una giornalista che intervista i condannati a morte cinesi, "Franca, la prima" di Sabina Guzzanti, omaggio dell'attrice a Franca Valeri, e "Case chiuse", che partendo dalla legge Merlin arriva fino alla Berlino di oggi e alle sue case chiuse mascherate. Nella sezione dedicata ai ragazzi, "Alice nella città", invece l'attesa è soprattutto per "Le avventure di Tin Tin" di Steven Spielberg, per l'ultimo episodio della saga di "Twilight", "Breaking Dawn part 1", e per le prime sequenze del film di Martin Scorsese "Hugo Cabret", tratto dal romanzo di Brian Selznick. Al Festival, promosso da Regione Lazio, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Roma, con Bnl come main partner, non mancheranno anche quest'anno gli incontri tra il pubblico e le star: tra i più attesi c'è sicuramente quello di domenica con Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini, mentre sabato il grande regista Michael Mann terrà una lezione di cinema aperta al pubblico. Oggi sul red carpet Claudia Gerini. L'attrice è la protagonista del Film di Marina Spada, "Il mio domani", prima pellicola italiana in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, dove sarà presentata questa sera alle 22. L'attrice interpreta una manager che vive in una Milano fredda e priva di sentimenti e si trova a rivedere lentamente tutte le sue scelte. Una crescita del personaggio che avviene senza particolari colpi di scena. "Desideravo da molto tempo interpretare un personaggio come questo - spiega Claudia Gerini durante l'incontro con la stampa - una donna di oggi, con i suoi dolori, coraggiosa, che decide di cambiare il suo destino, un personaggio quasi represso che ha voglia di liberarsi dal passato e di perdonare la madre che l'ha abbandonata per andare in cerca d'amore. E' un personaggio a tutto tondo - continua - una manager, una figlia, una madre potenziale, un personaggio dalle mille sfumature che segna un momento di svolta per me". Marina Spada, regista e insegnante presso la Scuola di Cinema di Milano, realizza col suo terzo lungometraggio un film dai toni riconducibili alle pellicole di Michelangelo Antonioni, fatte di lunghe inquadrature e interminabili silenzi. "Il fatto che associno il mio film a quelli di Antonioni - dice la regista - per me ovviamente è un grande onore. Io posso solo dire che quel cinema è uno dei miei punti di riferimento, un cinema per adulti. Ancora oggi - aggiunge - mi capita di guardare i film di Antonioni alle 2 di notte e questo mi serve come ispirazione". Ne "Il mio domani" c'è una citazione esplicita a Michelangelo Antonioni: Claudia Gerini entra in un palazzo nello stesso portone dal quale esce Lucia Bosé nel film "Cronaca di un amore". Per creare il personaggio di Monica, attorno al quale ruotano quello della sorella Simona (Claudia Coli), dell'amante Vittorio (Paolo Pierobon) e il padre (Raffaele Pisu), Claudia Gerini e Marina Spada hanno lavorato in simbiosi per molto tempo. "Marina per me è un'amica e una maestra - spiega l'attrice - con lei ho fatto un piccolo Bignami del centro sperimentale: mi ha resa partecipe di tutte le sue scelte, dalla sceneggiatura alle singole inquadrature sul set. Durante le riprese - aggiunge - mi sono potuta muovere come su un palcoscenico teatrale perché erano tutti piani-sequenza e questo mi dava grandissima libertà". "Il mio domani", che uscirà il 4 novembre, è arrivato al Festival di Roma per volontà del direttore artistico Piera Detassis la quale, spiegano i produttori, "ha visto il film e ci ha chiamato entusiasta, mentre i curatori della mostra del Cinema di Venezia, al quale lo avevamo mandato in visione, non ci hanno neppure risposto".