FUTURO PROSSIMO
Leradici della ricerca tricolore sono più antiche e profonde di quelle storiche e politiche. E poi la scienza ha un qualcosa di geneticamente «italiano»: Leonardo, Galileo, Fermi... tutte le grandi svolte della Storia sono interconnesse con il Belpaese. Su questo si basa (principalmente) la nona edizione del Festival della Scienza di Genova. Tantissimi gli appuntamenti (forse anche troppi) con oltre 350 tra mostre, laboratori, conferenze, spettacoli ed eventi speciali per dare uno sguardo «globale». Questa nona edizione, iniziata sabato scorso e che proseguirà fino al due novembre, è dedicata agli uomini di scienza che, già vent'anni prima dell'Unità, si riunivano come Scienziati Italiani a Pisa, Torino, Firenze, Milano, Napoli, Genova, Venezia e in tante altre città. Da allora la scienza e l'inventiva italiana si sono espresse nelle eccellenze di singoli, di imprese e di istituzioni in un modo che non ha pari in nessun altro Paese. «Vogliamo fare l'Unità attraverso la scienza - ha spiegato Manuela Arata, presidente del Festival - Per questa ragione abbiamo voluto qui a Genova l'agroalimentare di Bari, le biotecnologie di Napoli, la chimica di Bologna, l'ottica di Firenze e l'evoluzione di Internet studiata a Pisa». Non per niente simboli della mostra sono oggetti «vintage», a tre a tre, ognuno di uno dei colori della nostra bandiera. Così ci sono tre caffettiere, tre vecchi telefoni, tre Fiat Cinquecento (quella del 1957), tutto bianco, rosso e verde. Lo sguardo sul passato prosegue sul presente e vola verso il futuro. A Genova è protagonista la ricerca «pura» che, però, guarda sempre verso la quotidianità delle persone. Con l'evento «Piovono parole dal cielo», una conferenza interattiva a cui è possibile partecipare anche via Twitter, con Leopoldo Benacchio, professore dell'Istituto nazionale di astrofisica, si parla di come gli eventi celesti siano nella vita di tutti i giorni, riscoprendo il significato profondo di parole come «desiderare», «considerare» o di modi di dire come «perdere la tramontana». I «Geo appuntamenti» organizzati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, illustreranno la forza mostruosa di terremoti e tsunami. Ma anche come, oggi, si possa ridurre il rischio sismico in Italia. E in epoca di crisi è stato sottolineato come solo con il sapere si possa migliorare la situazione. Ospiti d'onore della manifestazione gli Stati Uniti d'America. Il Console Generale Kyle Scott ha detto che molti studi hanno confermato che la ricetta per rimanere una nazione competitiva passa obbligatoriamente dallo stimolare e rafforzare i sistemi educativi a partire dalle scuole per l'infanzia fino all'università e dal finanziamento alla ricerca, motore per l'impresa. «Mi risulta difficile - ha concluso - pensare che in Italia non tutti concordino su questi punti». Tra i tanti argomenti grande interesse hanno suscitato i robot umanoidi, che ormai non sono più fantascienza, ma realtà. Oggi, poi, si parlerà dell'alleanza tra astronauti e fisici nucleari, impegnati in un safari spaziale a caccia dell'antimateria, con la messa in orbita, lo scorso 16 maggio, dell'Alpha Magnetic Spectrometer. E ancora esperimenti a metà tra la chimica e la cucina, con «4 scienze in padella! Chimica, fisica, matematica e biologia per scoprire che nel nostro piatto si cela una metropoli di molecole». E ancora: come creare biocarburante con l'olio usato per friggere... la scienza dà spettacolo.