Un anno di musica tra Abbado e Pollini
Ceciliaè ormai noto a tutti: si tratta di contare sulla qualità, facendo leva sui grandi nomi del concertismo internazionale, magari affiancandoli con i nomi imperiosamente emergenti sulla ribalta facendo di necessità virtù. Il felice esito sempre si lega al dosaggio dei repertori in modo da accontentare tutti i palati. Grande parte spetta all'orchestra e al suo direttore Pappano, ripetutamente presente in stagione, ma tra le bacchette si segnala il ritorno di Claudio Abbado (20 novembre) per un concerto sulla carta diverso legato al cinema (le musiche di Shostakovich per il Re Lear di Kozincev), di Kent Nagano, Fabio Luisi, il direttore venuto dal freddo Yuri Temirkanov (14 e 21 aprile), James Conlon per una Cavalleria rusticana in forma di concerto (31 marzo), l'evergreening Prêtre nella Nona Sinfonia di Beethoven (12 maggio), Lorin Maazel in un programma tutto francese (26 maggio) e i giovani ma lanciatissimi Daniel Harding in inedita accoppiata con Stefano Bollani per il Concerto in sol di Ravel (9 giugno), Diego Matheuz sponsorizzato da Abbado, il venezuelano Gustavo Dudamel nell'Eroica (23 novembre) e Jurowski. Il meglio insomma delle grandi bacchette di domani. Un pizzico di barocco è assicurato dal Messiah di Haendel affidato a Fabio Biondi (17 dicembre) e dalla Serata Farinelli curata da Christophe Rousset (2 dicembre). Tra i solisti spicca il nome di Maurizio Pollini (un concerto mozartiano il 18 gennaio sotto la direzione di Pappano). Solita sfilza di pianisti per la stagione cameristica da Michele Campanella al discusso Ivo Pogorelich (4 novembre) nel prediletto Chopin, l'ungherese Andras Schiff, il grande Pollini (22 febbraio) in un programma solistico da definire, il coriaceo Grigory Sokolov e il vecchio leone rumeno Radu Lupu. Tra gli altri i violoncellisti Enrico Dindo e Mario Brunello, un cangiante Uto Ughi (27 aprile e 4 maggio), il Quartetto Hagen, quello del Gewandhaus di Lipsia e - da non perdere – i concerti vocali del tenore Jan Bostridge nel ciclo liederistico del Winterreise di Schubert (24 febbraio), il soprano romano Cecilia Bartoli in pagine belcantistiche barocche dei Porpora e Caldara (5 aprile) e il richiestissimo tenore peruviano Juan Diego Florez (24 maggio) beniamino dei melomani di tutto il mondo, un vero piacere per le orecchie. Nel cartellone di It's Wonderful da non mancare due concerti in c erto senso straordinari, come quello del fisarmonicista Richard Galliano (6 novembre) che tesse un omaggio a Nino Rota e la straordinaria Ute Lemper (14 dicembre) a ritmo dei tanghi di Piazzolla. Lor. Toz. OREDROB:#TOZLOR@%@