Mina e Celentano
Nonproprio una collaborazione, ma qualche curiosa coincidenza. Si parlerà molto di loro nelle prossime settimane. Due monumenti della musica leggera che, al di là dei duetti realizzati insieme, possono vantare varie abitudini in comune: l'anno di debutto (1958), l'idiosincrasia per le esibizioni in pubblico (entrambi non si esibiscono più in pubblico da anni), una sfegatata stima per Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, qualche furbizia dettata dall'esperienza. A giorni saranno sul mercato con i nuovi lavori. Mina è riuscita a creare un piccolo giallo intorno alla sua ultima canzone, dal titolo «Questa canzone», sostenendo che non era in grado di risalire agli autori. Una spiegazione che suona un po' fantasiosa, visto che uno degli autori è addirittura Paolo Limiti, suo antico paroliere. Le musiche sono invece di Mario Nobile, che le inviò il provino piano e voce ben quindici anni fa. È proprio vero che a volte le canzoni, come gli amori, fanno dei lunghi giri e poi ritornano. Adriano Celentano pubblicherà il suo nuovo disco alla fine di novembre e intanto arriva in radio l'assaggio con «Non ti accorgevi di me», scritta proprio da Sangiorgi. Curioso notare come il testo del brano somigli molto da vicino a quello di «Storia d'amore» e in parte a «L'attore», due brani del 1969, oltre che notevoli successi discografici. Se è sfuggito a Sangiorgi figuriamoci se poteva ricordarlo Celentano. Si tratta di un disco che arriva a 4 anni di distanza dall'ultima prova discografica del cantante e che dovrà verificare diverse cose di natura artistica. Innanzitutto il suo stato di ispirazione senza il team di Mogol e Gianni Bella (fra gli autori figurano anche Jovanotti e Franco Battiato), in secondo luogo il suo appeal sul mercato, stavolta privo di traino televisivo, visto che la Rai ha per ora rifiutato ogni proposta relativa a un suo ennesimo programma. L'impressione è che anche due veterani come Mina (71 anni) e Adriano Celentano (73), con oltre cinquant'anni di carriera alle spalle, milioni di dischi venduti e una popolarità mai scalfita, per mettere in agitazione il proprio pubblico debbano inventarsi qualcosa. Nuovi autori, collaborazioni sorprendenti, qualche trovatina che non guasta mai, magari invertendo i ruoli, visto che stavolta è stata Mina a fare la figura della smemorata. Segnale preoccupante, espressione di un mercato sempre più difficile e poco ricettivo, che a volte costringe anche i veterani a scendere a qualche compromesso. Di sicuro Mina non cambierà idea sulla sua astuta e regale sparizione, mentre per Celentano, dopo anni, si parla addirittura di un lancio internazionale. Non lo fecero da giovani, altra coincidenza, per lo stesso motivo: terrore dell'aereo. È arrivato il momento di dimostrare che non hanno più paura di nessuno.