Escono in Francia «Le confessioni di Marilyn»

Iricordi di una delle più grandi star di Hollywood, il mito svelato di una donna, i suoi sogni, le sue frustrazioni, gli inganni, le speranze e la depressione. Stella incontrastata del cinema internazionale, dopo il successo del film «Gli uomini preferiscono le bionde», sposa felice del grande giocatore di baseball Joe di Maggio, nel suo diario - testamento scrive Marilyn Monroe: «Sono felice di guadagnare oltre un centinaio di dollari alla settimana. Abiti, successo, soldi, futuro, tutta la pubblicità e la promozione che avevo sempre sognato. Non mi manca nulla. Sto vivendo una meravigliosa favola - scrive ancora - Ho pochi e fidati amici. Qualche idillio. Eppure mi sento sprofondare nella depressione. È come se la vita mi apparisse all'improvviso vuota, priva di senso, insopportabile. Come durante la mia prima infanzia». Marilyn Monroe taglia i ponti con il suo passato. Si costruisce un mondo a parte. Falso, illusorio: «Mentivo agli altri e a me stessa - si legge ancora nelle sue memorie postume - Mi vergognavo di far saper che mia madre era ricoverata in una clinica psichiatrica, che io ero nata fuori dal matrimonio». Intanto al Festival di Roma sarà presentato anche «My week with Marilyn» di Simon Curtis, con Michelle Williams nei panni della Monroe a metà degli anni '50 a Londra mentre gira con Laurence Olivier «Il principe e la ballerina». Interpretato da Michelle Williams, Kenneth Branagh, Eddie Redmayne, Dominic Cooper ed Emma Watson, il film si basa sui diari di Colin Clark, scritti nel 1957 quando era aiuto regista de «Il principe e la ballerina», con Marilyn Monroe e Laurence Olivier. Il film racconta la settimana che la Monroe trascorse in Gran Bretagna per le riprese del film e dei momenti trascorsi in compagnia di Clark, dopo che suo marito, Arthur Miller, lasciò il Paese. La storia si basa su «The Prince, The Showgirl and Me» e «My Week with Marilyn», due diari scritti da Clark, che raccontano le esperienze sul set e i giorni trascorsi in compagnia della Monroe.