Quando i versi diventano una preghiera
Ilvolume, con un'ampia introduzione di Stefano Dal Bianco, raccoglie la monumentale opera del Poeta, dal libro d'esordio del 1951 "Dietro il paesaggio", fino all'ultimo "Conglomerati" (2009) e un'Appendice con i versi giovanili (1938 -1942). Per Zanzotto la poesia è sempre un'esperienze di conoscenza ed è così che egli attraversa i grandi interrogativi della società occidentale, tradotti in un'idea di speranza e di lode alla realtà. Uno dei temi centrali della sua poetica è il paesaggio, più recentemente affrontato nella denuncia della catastrofe climatica e della distruzione della cultura contadina. Ma lo sguardo di Andrea Zanzotto sul momento contingente è il pretesto per una più vasta analisi storica, sempre seguendo l'autobiografia privata ed artistica. La poesia del resto esprime sempre un momento storico e le sue tensioni, sintetizza un'epoca, divenendone la sua storiografia ultima. Ma la poesia, metabolizzando la storia, è anche atto d'amore verso la realtà, poichè scaturisce più che dal dolore, dall'entusiasmo e dalla sovrabbondanza del sentire. Zanzotto rivendica la prospettiva di un tempo a portata d'uomo, anche quando sembra naturalmente irraggiungibile. Perché il poeta ci ricorda che la poesia è un gesto di libertà, in grado di emergere contro ogni previsione. La poesia in fondo nasce anche per lodare, offrire sempre una spinta di speranza. Ed in questo scrivere si compie anche l'innovazione. La poesia per il Poeta è nata infatti per educare alla bellezza, e offrire quindi inaspettatamente un lampo, che conferisca al mondo un rinnovato bagliore. Zanzotto ha sempre vissuto l'arte come un tessuto da affrontare con calma, come per l'ascesa di una montagna. E in quanto tende ad innalzare il livello di coscienza, il verso ha una funzione simile alla preghiera. Il poeta allora è un uomo che ascolta il suo mondo, gli altri attraverso se stesso, mentre il fatto stesso dello scrivere comporta un arricchimento anche per chi scrive. Il volume, corredato da una cronologia biografica e da una ricca bibliografia, si offre come testimonianza preziosa, che consente di conoscere approfonditamente una delle esperienze più intense e ricche della nostra letteratura.