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I nuovi Mille Minoli svela gli eroi di oggi

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Orasono milioni. Giovani precari, eroi del quotidiano: il medico che parte verso paesi in via di sviluppo, la ragazza che crea dal nulla un'associazione, il gruppo che rimette in sesto il proprio quartiere. Sono questi i protagonisti - difficilmente entreranno a far parte dei libri di storia - del nuovo programma di Giovanni Minoli «I nuovi Mille». Sarà condotto da Federica Cellini e andrà in onda da domani su Raidue alle 00.30, per dieci puntate. In un lungo percorso attraverso l'Italia e con l'aiuto di blogger e video maker, per raccontare storie che diano coraggio alla «generazione precaria». Un'idea che, strizzando l'occhio all'Unità d'Italia, riesce a essere «di una modernità disarmante», come ha sottolineato il direttore di Raidue D'Alessandro. «I Mille - ha commentato il direttore di Rai 150 Minoli - erano giovani di 22-23 anni che hanno fatto fatto l'Italia. Un Paese che, ora, ha bisogno di riprogettarsi». Nella prima puntata il racconto di vite come quelle di Letizia, Rosario, Laura: si parte da quest'ultima. A Genova è di professione avvocato. Rubando tempo al suo lavoro - soprattutto perché lo ha fatto a titolo gratuito - ha difeso alcuni manifestanti del G8. Si passa dall'altra parte del Bel Paese, in Sicilia, con la ventisettenne Letizia Maniaci, che ha imbracciato la telecamera per combattere la sua battaglia contro la mafia: ha filmato arresti eccellenti. A Scampia, Rosario Esposito La Rossa ha fondato Vo. Di. Sca., associazione culturale che coinvolge la gente della zona. E infine Alberto Maria Banti, professore di Storia di Pisa, accanto alla testimonianza dell'attore Valerio Mastandrea.

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