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Con 300 editori italiani si apre domani la 63/ma Fiera internazionale del Libro di Francoforte.

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Adinaugurare il Punto Italia sarà il sottosegretario ai Beni Culturali, Riccardo Villari. Fra i partecipanti alla cerimonia d'apertura Arnaldur Indridason, di cui, in Italia, esce a fine mese l'ultimo romanzo «Un doppio sospetto» (Guanda). «Favolosa Islanda» è il motto con cui «il piccolo Paese presenta la sua grande letteratura» con una mostra sulla cultura e storia e una serie di letture, presentazioni, incontri con l'autore, produzioni teatrali, radiofoniche e televisive. E in occasione della Fiera, arrivano in libreria per Iperborea «Sotto il ghiacciaio» del Nobel islandese Halldor Laxness, uscito per la prima volta nel 1968 e finora inedito in Italia, e «La corona d'alloro» di Thor Vilhamsson, considerato uno dei grandi maestri della letteratura islandese. Anche se la partecipazione dei nostri editori registra un lieve calo rispetto alla precedente edizione (324) che a sua volta aveva visto scendere la presenza italiana rispetto al 2009 (350 editori), secondo il rapporto dell'Associazione Italiana Editori che sarà presentato all'apertura, prosegue comunque il processo d'internazionalizzazione dell'editoria italiana. Dalle cifre, tendenze e prospettive sullo stato dell'editoria in Italia dell'Aie emerge che ci sono meno libri di carta ma più diritti ceduti all'estero. Complessivamente sono 7.500 gli espositori provenienti da 111 diversi Paesi che, fino al 16 ottobre, occuperanno i 171.790 metri quadrati della Buchmesse. Nel Punto Italia di 274 metri quadrati, saranno presentati ed esposti 1.400 titoli di 51 editori. Rizzoli porta in anteprim «La grande festa» di Dacia Maraini, il libro più intimo della scrittrice tradotta in 20 Paesi, in uscita in Italia a novembre, e punta sulla pre-acquisizione del caso letterario dell'anno: «L'arte della difesa» dell'americano Chad Harbach, in uscita nel nostro Paese nel 2012.

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