Noleggio e seconda mano per affrontare la crisi
Il«garage sale» negli Usa è sempre esistito: la domenica mattina, molte famiglie tirano fuori dal garage ogni genere di paccottiglia, la mettono in bella mostra in giardino e vicini e amici arrivano e comprano, per qualche dollaro in meno, vecchie poltrone o nuovissimi stivali di gomma, libri appena sfogliati e cd introvabili, teiere della nonna e sciarpe da figli dei fiori. In Italia al massimo si passavano i vestiti da zia a nipote o si scambiavano tra fratelli. Poi hanno preso piede i negozietti «dell'usato» dove potere fare qualche affare o addirittura lasciare in «conto vendita» qualche oggetto che semmai avesse trovato l'acquirente ci avrebbe fatto guadagnare due lire. Oggi, con la crisi che non accenna a passare, i mercatini settimanali o quelli delle pulci sono frequentatissimi perché molto chic. Deputate e parioline comperano maglioncini di cachemire sulle bancarelle dei mercati delle località marine più vip già in agosto e lo fanno anche con il gusto dell'affare, magari tenendo al braccio una inarrivabile Kelly bag... Quello che più vorremmo fare di questi tempi è non cambiare stile di vita... e allora ecco che anche da noi, si comincia da Milano, stanno prendendo piede negozi e servizi tutti nuovi, che permettono di noleggiare, anzichè comprare, beni di lusso, o di riutilizzare capi e accessori poco usati, soprattutto quelli dei bambini. Ieri è stato lanciato il sito rent-time.it, dove è possibile noleggiare oggetti o servizi di lusso come borse, vestiti, quadri ma anche ville per brevi periodi. Oggi invece apre il primo negozio milanese T.riciclo, dedicato all'acquisto e alla vendita di capi e oggetti di seconda mano per bambini, dai passeggini ai vestiti di marchi noti. «L'attitudine al riuso chic non è ancora molto diffusa in Italia, ma grazie al progetto T.riciclo, già sperimentato con successo in altre città - spiegano Gaia e Francesca D'Egidio, giovani titolari del negozio - siamo convinte che i tempi siano maturi. Complice la crisi e una maggiore sensibilità ambientale, anche Milano è pronta per testare nuove modalità di consumo: più efficienti e - soprattutto - più coinvolgenti». Se il riuso chic è una novità, gli «swap party» dove scambiarsi vestiti e accessori di marca, in casa tra amiche davanti a tè e pasticcini, registrano un momento di calo, mentre sono sempre più i mercatini delle pulci, anche caserecci e improvvisati, con molti privati che svuotano armadi e cantine per far quadrare il bilancio a fine mese. Sarina Biraghi